Per un pugno di consumazioni

Sarebbe troppo facile annunciare il successo già dal titolo, e non è nemmeno buon uso farlo. Ma se si potesse provare, un titolo adeguato sarebbe: " Successo!", o qualcosa di simile. Prima ancora di addentrarmi nella narrazione do un paio di numeri di assaggio: 130 persone, 200 cocktail secondo il proprietario, 300 secondo una stima più attendibile, 12 partecipanti alla gara di tanga, di cui 2 uomini, 14 borse starsfucker rubate, 5 magliette. Numeri senza senso se non con delle debite precisazioni, qui sotto forma di pagella. Parto dall’esterno, con Il Proprietario, che mantiene il profilo basso, dicendo che si, è stata una festa carina, ma in verità si poteva fare di più. Serve per tutta la sera un rhum imbevibile, comprato direttamente in un phone center di boliviani dietro l’angolo. Grandioso l’occhio lucido che spiava la gara di tanga, con tanto di sorrisino. Voto: 6, sufficienza low profile. Pagella ottima per la Squadra Speciale dell’Ispettore Monazzo, trio sempre in voga, che assicura che nulla succeda nel corso della serata. L’Ispettore è già ubriaco alle 11, e vederlo uscire barcollando con il pc alle quattro e mezza non lede la sua immagine di uomo tutto d’un pezzo. Ai due scagnozzi il merito della perfetta gestione della security. Voto di squadra: 7. El Presidente è il papà del marchio starsfucker, e non è un esempio di padre. La sua precoce fattanza non gli preclude il buon esito della serata. Broccola e non conclude, in piena media stagionale, voto 7. Parentesi doverosa sulla tanga parade, che vede una vincitrice assoluta e diverse vincitrici morali. Tra le timide che scosciano poco e quelle che rimangono con il culo all’aria ci sono due chicche di cui pochi si sono accorti: un tanga con tanto di scritta Starsfucker, (laura, moralmente la vincitrice), esibito forse troppo timidamente, e un tanga a stringhetta, visto in precedenza solo in alcuni siti internet. Occhi puntati sulla giuria, composta dal Carletto, che non ha molta dimestichezza con i numeri, Ricky e il Teo. Per tutti e tre un voto con cartellino: 7. Al buon Guido, lo zio di Starsfucker, va il merito della creazione dell’accrocchio per il limbo, con voto alto per la fantasia:8. Elemento comune per entrambe le competizioni è Lo Sbirro, calato dalla liguria direttamente in porta romana per mostrare il culo e fare il limbo. Ai saluti di fine serata ci alitiamo in faccia una folata di rhum da spavento. Peccato che io abitassi a tre minuti e lui a duecento kilometri. davvero Talento tutt’altro che sprecato: voto 8 (lo Sbirro lo trovate qui). Non c’è gara per il parrucchiere misterioso che ha tagliato i capelli allo Ignorante, che per la serata si presenta pettinato da San Francesco. Che sia un messaggio, e che lui volesse, come il santo, parlare agli uccelli? Dubbi di omosessualità, voto macho: 7.  Gradita ospite anche FattiDiMinias, la prima amica del Bradipo, che ci mette un po’ a capire che si tratta di un meeting di alcoolisti. Grande per la presenza, 7,5. (fattidiminias la trovate qui). Voto basso per il breker de noi artri, Er Lopha, che viene attaccato sulla dance floor da un concorrente. Sentendosi in crisi invita la sua Vera fidanzata a inscenare la pantomima del telefonino rubato. Voto di coppia: 5,9. La Signora, sapendomi disattento, partecipa alla tanga parade, balla, si dimena, broccola e beve. Dovevo nascere in calabria: voto 7,5 per il delcoltèèèè. due punti anche per Giulia, che aiuta Ricky a non sentirsi solo, unica donna che ha il coraggio di parlargli. Divagazioni sul tema cuba per la Fede, senza L’Ambasciatore. Il voto totale alla serata, in una scala da 1 a 10,  seguendo il sistema di votazioni di Carletto è sicuramente: 23.  Unico piccolo neo, di cui nessuno si è accorto, è che trattandosi di un battesimo di rhum per le tavole nuove è stato un po’ brutto che le tavole non ci fossero. Peccato, con complimenti al Cinghiale.  Come numero zero è stata sicuramente una grande cosa… ma tutti gli sbrodolamenti li lasciamo a voce…. tanto prima di quanto voi possiate aspettarvi ci sarà il secondo episodio… in chiusura i complimenti meritatissimi al dj, davvero un capo dei piatti (sette cuba, dico s.e.t.t.e….)

Starsfucker Attack num. 1

cosa: Starsfucker Attack number 1. quando:diciannove novembre zero5. dove: Julep Pub, piazzale Libia 2, Milano. Dalle venti2 e trenta a quando reggete. Perchè: perchè ti rimane poco tempo… Come mi devo vestire: è un pigiama party, hawaiano, in costume d’epoca, post sessantottino. Ma per me che non ballo cosa rimane da fare?: per lui: bere a un prezzo davvero politico, appoggiarti al muro per guardare la folta fauna, ritirare il modulo di iscrizione a una scuola di ballo. Per lei: tanga competition (il miglior perizioma verrà premiato con un regalo…che non lo dico per non creare panico). StarLimbo, l’unica gara di limbo con veri campioni. Baloon party. Precauzioni: evitare di arrivare troppo presto, ma nemmeno con il ritardino che fa tanto figo. Evitare di abbandonare oggetti personali, fidanzate, o altro. Evitare di produrre commenti sconvenienti tipo: ma si poteva fare in un altro posto/modo/giorno: considera la tua presenza come una fortuna. Nessuno ti avrebbe invitato se non per amicizia. Effetti collaterali: senso di panico, dolori addominali, emicrania, smarrimento, eccessiva eccitazione e felicità a sprazzi.

Vassoiate di Ciupiti e Cuba come se piovesse sono marchi registrati, il cui utilizzo è concesso sotto autorizzazione. Per chi non lo avesse capito, è l’invito a una festa, fatto con largo anticipo per evitare i bidoni frettolosi e i pacchi per impegni improrogabili. Durante il corso della serata si svolgeranno attività non adatte a un pubblico di età superiore a 35 anni e inferiore a 18. La locandina ufficiale sarà presto su questi schermi. Stampandola e portandola con voi avrete in omaggio un vassoio di saluti e una borsa di ringraziamenti.

La beleza do mundo

Amici delle serate in cui i ciupiti bevuti superano le sigarette fumate, compagni del barcollo ma non mollo, superstiti dell’estate, fumatori di droghe leggere e abusatori di frasi pesanti: ieri per voi S. Donato si è trasformata in una piccola Los Angeles. Sotto l’egidia del leone Agip, a ridosso del Duomo, dietro il Po, insomma in un vicolo di paese appunto, si è consumata una serata le cui conseguenze rimarranno a lungo nella memoria collettiva. La festa di Beleza Pura, un gruppo di amici che usano il surf come scusa per drogarsi e viaggiare ( il sito qui). La location è questo famosissimo locale proprio davanti al mercato comunale, grande come la cucina di casa mia, con il proprietario che davanti alla folla di consumatori impazziti cantava a più non posso "non me lo so spiegare". Grazie anche allo speaker di una discoteca bresciana, la serata è già bollente al nostro arrivo. La promessa è che per ogni reggiseno portato al bancone verrà dato un cuba. Le conseguenze sono appese sopra la cassa. Reggiseni come trofei. Vassoi di ciupiti ci raggiungono senza che nessuno li chiami, e una tavola da surf con un tubo completa la serata. Tra le note biografiche è necessario sottolineare che El Presidente è riuscito a farsi male anche qui, a San Angeles ( o Los Donatos come preferite). Mi appello alle ultime forze per rimanere sveglio e riesco a fare la conoscenza di alcuni personaggi del sottobosco Beleza Pura. Ricky, musicista che vende merda. Il Bergamasco no Global che va in fissa sulla tavola. Il cugino di Funari, e sul finire di serata i mafiosi della zona. La macchina fotografica finisce nelle mani della Signora, e l’effetto è un catalogo di porno pissing. La Simo che piscia. La fulvia che piscia. Una sconosciuta che piscia. Rovinato dal dubbio sui gusti sessuali della mia futura sposa, preferisco ricordare un amico, ritratto nella foto sopra. Lui, ubriaco e rovinato, biascicante e barcollante, riesce a strappare un broccolo d’annata, con tanto di limonata su cofano della macchina. Numeri così eravamo abituati a vederli nelle mani del Teo…  Annoveriamo inoltre la presenza dello Ignorante, con Giulia al seguito. Ma il numero di fine serata lo piazza l’Ambasciatore: telefonando alle due e mezza chiede dove sia la festa. Sentendosi rispondere che tutto sta finendo si incazza. Splendido esempio di come el mundo es pieno de beleza porque vario.

la novità fa sempre un po’ paura al perdente

Milano, Colonne di San Lorenzo,  venerdi otto luglio. Comunicato Stampa: presentazione ufficiale della collezione Starsfucker. Come sono le magliette? Belle, con la maiuscola. Primo perchè sono le nostre Magliette. Secondo perchè sono davvero belle.  E terzo, ma forse più importante, perchè ci ricorderemo di averlo fatto. E ci rideremo sopra, comunque andrà. Complice un tempo ballerino e uno scazzo latente, alle Colonne ci sono pochi bradipi. Mai occasione migliore per un paio di cuba, indossando rigorosamente starsfucker.  La sorpresa è vedere la famiglia al completo, eccetto assenti storici o giustificati, nel sabato sera più tamarro di tutta Milano. Corso Como è pronta per uno Starsfucker Attack.  Sotto un cielo che non ha pietà nemmeno della mia stupida cocciutaggine a muovermi sempre in vespa, si ritrova tutta la famiglia ( vedi foto di famiglia qui a fianco) per un cuba ristoratore. La cornice è davvero pittoresca. Simil-Costantino passeggiano insieme a Splendide Troiette su tacco a spillo. El Presidente si ritaglia il suo pubblico tra le tardone che lo adorano nella sua impeccabile camicia bianca. Egofix, campione invidioso, punta sui travestiti, riscuotendo un discreto successo. Io mi godo la castità della mia dolce metà che vedendo un gruppo di zarri che gira intorno alla vespa pensa che siano lì per guardare quanto è bella. I giovani mentecatti tentavano di staccare lo stemmino Piaggio dal muso, senza sapere che la colla, oltre che per essere sniffata, ha altri utilizzi. L’Ambasciator non porta pene, ma si incravatta e porta Cinzia in Tacco per celebrare il loro secondo anniversario, a conferma che l’amore è cieco forte. Renato e Sabino fanno un tiepido tentativo di ingresso al Casablanca, da dove vengono rimbalzati direttamente dal filippino che fa le pulizie. Il marketing Starsfucker segue una strategia ben precisa: quella casuale. Cosicchè a salvare il target di vendità è la Simo+Le Amiche della Simo. Decidono che Starsfucker sarà il loro marchio.  E non fanno certo la cosa sbagliata. Ma come, voi non comprereste una maglietta di uno degli eroi di The Club? Nel mondo che cambia tutti hanno bisogno di un punto di riferimento. Fa che il tuo non sia una semplice stella, ma uno scopatore di stelle! (eh, se nasco poeta non è mica colpa mia…)

The Frunz, eroe di guerra scampato a sette attentati e rimasto clamorosamente ucciso durante un improvviso temporale su viale Monza, prova che la vespa e un mito ma non fa i miracoli.

Anche il Bradipo c’era ( Gli Imperdibili)

Ma quale mare, ma quale surf. Per quelli che davvero contavano ieri sera l’appuntamento era uno solo. Dal triangolo della moda: Arluno – Santo Stefano ticino – Ossona, direttamente nel jet set. Grazie alle mie potenti entrature nell’ambiente ( addirittura mi sono lavorato per mesi il tabaccaio di Corbetta) riesco a strappare due inviti per "Marisa 2005", la presentazione della collezione Marisa per i veri giovani. Cazzu Cazzu pilu pilu, direi. Arrivo in quel di Marcallo con Casone, per una sera capitale del fashion, e cerco il Village & Toni, location dell’evento. Non è facile, in un paese di 2.000 anime, trovare la avenue della tendenza. Ma una volta entrati, ci rendiamo conto di essere finalmente tra quelli che contano. Ovviamente  sono una lista lunghissima. Ci sediamo vicino a quelli che conosciamo: la dirigenza della Starsfucker, il dott. Guido e il dott. Fede. Grandi campioni dello sport tra le prime file, tra cui Egofix. Forse è giunta l’ora di svelare l’arcana ragione di due ore di macchina senza aria condizionata: per Marisa 2005 sfila anche El Presidente. Mai occasione più ghiotta.  Fin dalle prime parole dello speaker capisco che la serata entra di forza tra le Imperdibili, nuova categoria di questo sito.  Sotto un cielo di stelle, in una ambientazione davvero Hollywood escono le prime modelle. La passerella fa il giro del locale, permettendo a tutti di ammirare le creazioni di Marisa. Le giovani mi sfilano davanti, ma io ho sete di Lui. Ed eccolo. La prima uscita è in veste Marisa Sportiva. Immettibile. Lui sfila sicuro, la passerella è sua. Un uomo una carriera. Seguono a ruota Marisa Colonial, davvero impossibile da immaginare, Marisa Trend, Marisa Notte. E’ maleducato da dire, ma mi regalassero una maglietta che ho visto sui boys in passerella, mi incazzerei.  Devo aggiungere, per nota personale, che tra le modelle e i modelli, è da ammirare la buona volontà. Tra gli uomini c’è anche il Costantino di Ossona ( giuro che è stato annunciato così), uno dei frequentatori del Bar Sport di Casone, carino per carità, che sfila lentamente per godersi il bagno di folla. Ad ogni uscita, lo speaker lo deride, fino a raccontare della serata della finale ("quando girava per il paese a scoppiare i raudi").  Le modelle sono un po’ impettite, stile "me la tiro", comprensibile quando si indossa un capo Marisa. A fine sfilata sembra di stare nel privee del Casablanca, con modelle e modelli tra la folla, straordinari beveroni tipo il cuba con il rhum "masone rhum", e bella gente. Cerco Marisa tra la folla, per un autografo, ma purtroppo è accerchiata dalla Inveruno-bene e da un paio di giornalisti. A onore del Presidente, vestiti a parte, va detto che poteva essere l’unico da considerare davvero modello. L’invidia negli occhi di Guido è palpabile: indice subito una runione Starsfucker, vuole avere anche lui la sua sfilata.  Propongo due cose: la prima è una fusion con Marisa ( Marisafucker?). La seconda è un idea per la location della sfilata Starsfucker: potrebbe essere Settimo Milanese? A memoria devo tornare parecchio indietro per trovare un post che mi ha fatto ridere così tanto mentre lo scrivevo. Grazie Marisa!

disclaimer: i fatti narrati sono realmente avvenuti. Questo è il problema. Per chi volesse, dopo la sfilata Marisa ha annunciato uno sconto 15 % su tutto il listino.

apertura ufficiale stagione 2005

Beat Cafe, Versilia Gelata, 16/7 aprile 2005: si apre ufficialmente la stagione. Come tutti i siti specializzati, vogliamo anche noi pennellare una piccola ma dovuta recensione. Tempo: 10 gradi con raffica gelata. Temperatura dell’acqua: dato non disponibile. Mare: mosso, molto mosso, caotico. Squadra in gara: SoftTop Team. El Presidente (sua la foto di copertina, tutte le altre disponibili cliccando nel fotoalbum qui a fianco) irrompe in classifica con l’ostinazione di uno che in due giorni si fa 7 ore d’acqua, sufficienti per uccidere qualsiasi essere umano. Ottimo stile, peccato per l’ondum interruptus, sindrome che lo porta ad alzarsi mezzo minuto prima del tempo. Subito a seguire Izius Garcia, surfista messicano di grande tecnica. Brutto infortunio per lui in uno scontro con Jeremias Lopez, in piena gara. Io mi pongo dietro di loro, decisamente da migliorare la tecnica, grossi problemi di fiato. A scemare tutto il resto della classifica con Big Lebowsky e Giorgio XL che si contendono il trofeo "Non sono proprio capace, ma almeno vi faccio un po’ ridere". Un week end all’insegna del salutismo, con piccoli pasti frugali e pochissimo alcool. A rischio di collasso alimentare mezza squadra, con tanto di spesina al supermaket con cernita di tutto ciò che può fare colesterolo. Domenica si apre con un sole che rinvigorisce gli animi e un wisky che tranquillizza le menti. Tutti in acqua per una sana dose di mare ( 2 lt di media, ingoiati in più riprese) e per una chiusura di week end orgogliosa. Giro di boa per il prossimo week end e grande attesa per la tappa di maggio.  Aggiungere altro sarebbe inutile. Perchè quanto si possa godere una volta seduti al largo mentre si guarda la spiagga… e poi arrivarci, in qualsiasi modo, dentro un onda, non è cosa che si possa raccontare. Provare per Credere

Problemi di spalla

Inutile negarlo…Broccolare è un’arte! Ognuno la esprime a modo proprio, più o meno bene…ma tutti quanti, anche i più accaniti individualisti, in certe occasioni hanno dovuto abbandonare qualche tentativo se sprovvisti di una spalla adeguata.
La spalla è quindi fondamentale ed è preferibile averne sempre e comunque una con se. Non è facile però trovare quella adeguata, quella che sa quando intervenire, cosa dire, cosa fare…in breve una spalla che sia in sintonia con noi. Per due anni ho vissuto in una simbiosi mutualistica con la migliore mai conosciuta, capace di ogni impresa…purtroppo per me da un anno disponibile solo part-time, causa fidanzamento. Da allora la ricerca di una spalla nuova non si è mai arrestata…nonostante l’applicazione nel cercarla però nessuna provate è risultata compatibile con le mie aspettative. Il disagio è stato notevole durante questo periodo e agire in solitudine è diventato obbligatorio e consueto.
Venerdì sera la svolta. Durante l’ennesimo tentativo di broccolare una Norvegese (infrantosi come tutti gli altri contro il suo muro di gomma), mi giro arreso verso la sua amica (Terese) e scopro con piacere lo Psicologo del lavoro (del quale non farò il nome per correttezza) parlare con lei. Semplicemente perfetto. Propongo di andare al G-Lounge: Terese ne è felice, la sua amica meno e l’Ignorante si adegua per motivi di trasporto, cristonando per il sonno da posticipare. Usciamo dal locale…con una mossa degna del miglior tabbozzo della Barona compra due rose e le porge con estrema dignità alla nostre compagne. Mossa banale ma sorprendente per le scandinave. Bravo! Arriviamo alla macchina. Come 4 sardine in scatola raggiungiamo la destinazione. Appena entrati mi dirigo verso la toilette e lascio alla spalla il compito di gestire la situazione. Mi aspetta all’uscita…grande mossa…voleva offrire da bere, ma chissà com’è…il suo portafogli è vuoto… Alla nuova spalla non manca l’iniziativa, bisogna fargli capire che alcune volte non basta solo quella…ma ci sarà tempo per parlarne. In breve beviamo e veniamo buttati fuori per la chiusura. Linda propone ironicamente un giro turistico della città…reggo il volante col mento, mi giro terrorizzato e insieme alla coppia posteriore si opta per la nanna. Ormai calato nella parte scende lo Psicologo per salutare la sua partner…si fa così…bene! Poco dopo mi affaccio e lo scopro prodursi in un limone con tanto di palpatine annesse. Accompagniamo Linda! Scendo la saluto compostamente e tutte le residue speranza restano legate al mio numero di cell. che mai utilizzerà! Un po’ triste per il risultato, mi complimento comunque con la nuova spalla e mi compiaccio per la sua conquista straniera! Rimango sorpreso però quando mi dice di aver fatto tutto non per piacere, ma esclusivamente per me! Mi scuso! Gli dico che non sarebbe dovuto arrivare a tanto e lo ringrazio! Ma lui è grande e crede in me! Si è grande…le sue mosse sono incredibili, imprevedibili, così quando l’ho chiamato domenica, lui era fuori con Terese per cercare di aiutarmi con Linda, senza dirmi nulla prima! Encomiabile…non vuole farmi pesare il suo sforzo! Tra un limone e l’altro però non riesce a cavare notizie importanti…così si vede costretto a procedere con la palpata delle enormi tette sode (che schifo!?), ma lei è dura…così niente da fare…probabilmente ci dovrà scopare!!! Purtroppo lunedì è dovuto ripartire…così dovrò attendere per nuovi sviluppi!
Che dire…sei fantastico, il migliore, un martire…per aiutarmi sei stato disposto a limonare e palpare…non è da tutti…!!! GRAZIE…GRAZIE…GRAZIE…non avrei mai immaginato che uno Psicologo avrebbe risolto i miei problemi di spalla!! Torna presto…ora non ci ferma più nessuno…
 
PS Ricordati di prelevare!?

…a volte ritornano!

Doveva essere un tranquillo ritorno al passato. Io che incontravo, complice il Checco, un mio compagno delle superiori mai più visto da allora. I presupposti erano i migliori: bel locale anche se poco accessibile al Milanese Medio e tanta figa pettinata con la riga, come per permettermi di celebrare al meglio l’evento. Scambio con Marco qualche parola seppur scontata per cercare di colmare in pochi minuti 10 anni. Mi annuncia il suo imminente matrimonio. Non mi stupisco, ne ero già al corrente grazie a pettegolezzi di terzi, ma mi congratulo con lui: è sempre bello vedere l’espressione di chi ci crede senza falsi compromessi. Mi aspetto la domanda. La più scontata. Sapevo sin dall’inizio della serata che sarebbe arrivata. Eccola puntuale. Rispondo compostamente che non sono fidanzato, sto bene così. Sarebbe un’assoluta verità. Lo sarebbe veramente. Sì lo sarebbe…se non fosse per due persone, le uniche due con cui sarei andato oltre, le stesse che in tempi più o meno recenti sono state in grado di farmi soffrire. Complimenti a loro, di solito far soffrire è compito mio. Ci ripenso per un attimo. Non porto rancore, non ne ho mai avuto…poi ora mi è passata, sto bene. Sì sto davvero bene, sono in gran forma, ho l’umore giusto specie in questo momento, non mi manca davvero niente…certo quei due sassolini nelle scarpe sono così fastidiosi! Ma quanto mi piacerebbe toglierli? Ormai ci ho iniziato a convivere, non è poi così grave, anche se senza sarebbe ancora più meglio assai.
Dicono che se aspetti a riva, prima o poi passa il cadavere del tuo nemico! Non sono perennemente in attesa…ma ci credo! E’ vero…eccolo! Lo vedo. Incredibile, tutti mi sarei aspettato di vedere ma non lei. La causa della sofferenza meno recente è lì di fronte a me e mi fissa col suo sorriso condito dal piccolo neo a bordo labbra. Non è bella, non lo è mai stata, ma il suo essere particolare la rende irresistibile ai miei occhi increduli. Si imbarazza nel parlarmi, fingo indifferenza e cerco di metterla a suo agio, ma lei sa di essersi comportata male con me e perciò non può sciogliersi del tutto! E’ stata grande: mi ha fatto innamorare con pazienza, mi ha scopato ed è sparita nel nulla…un attrice nata…lo è anche giù dal palco. Merita un Oscar, ma forse non è poi così brava…sul palco. Noto in lei strani atteggiamenti. Continua a fare sinceri apprezzamenti su di me, mi dice aver perso il mio numero. Poco importa crederle, se l’ha detto comunque è perché lo rivuole. Inizio a sentire un leggero sollievo ai piedi. Mi sento riproporre la stessa domanda di 30 minuti prima. Ripeto la risposta, ma non i pensieri: sono concentrato e impaziente al tempo stesso! Ci baciamo. Mi vuole rivedere. Sarà rischioso…potrei ricaderci…ma sono motivato, attendevo questa chances. Voglio togliermi questo sassolino, quello che ho da più tempo e poco importa essere quello meno fastidioso!! E’ proprio vero…a volte ritornano! Però sempre troppo tardi…la minestra si è ormai già raffreddata! Se mi verrà concesso la mangerò così com’è…nessuna intenzione di riscaldarla!

Whrrhchrrh…

La sento. La sento arrivare. Si fa’ desiderare, ma sta arrivando…come ogni anno. Come sempre. La primavera* inizia timidamente ad affacciarsi. La vedo alzando gli occhi al cielo. Ieri notte mi ha regalato una stellata imbarazzante. Eccezionale, perfetta direi, se l’avessi potuta condividere. Oggi mi si ripresenta in versione cartolina. Mi affaccio dalla finestra e…c’è tutto quello che serve: cielo da applausi, monti imbiancati a dovere e ben in evidenza infine dai miei piedi fino all’orizzonte una distesa di colori tipici della campagna. E’ una diva consumata. E’ assente dalle scene da circa un anno e si annuncia con uno stand-up da paura, senza rinunciare a nessun dettaglio. Sta arrivando. Rimango naso all’aria con la bocca aperta per minuti come un bambino. Sono un bambino. Mi sento felice. A volte basta poco per esserlo. A volte. La realtà purtroppo è diversa. Non siamo mai contenti di nulla, ci lamentiamo in continuazione e troppo spesso non apprezziamo le cose semplici. Troviamo mille scuse e ci mascheriamo dietro frasi fatte. Ci nascondiamo, ci fa comodo. Fa comodo a tutti farlo. Non sappiamo più com’è fatta la vera felicità**.
Arrivo a casa. La Pea scodinzolando corre verso di me con un cuscino sgualcito stretto nella sua imperfetta bocca. Sembra felice. Lo è. Lo è sempre. Mi domando come possa esserlo con così poco. La trovo grande. E’ un essere superiore e più di lei lo sono i figli del mio vicino. Sento rumore, mi giro e li vedo parlare. Come due diplomatici sono assorti in meravigliosi discorsi. Non li capisco, ma mi piace ascoltarli. I bambini hanno la capacità di vedere cose che a noi non è concesso vedere. I bambini sono esseri superiori. Sono sempre felici. Gli basta poco per esserlo. Lo sono anche quando stanno male per davvero. Li ho visti con i miei occhi. Dicono sia l’ingenuità. Non ci credo. Secondo me sono superiori, riescono a vedere oltre. Pensiamo sempre di dover insegnar loro sempre qualcosa e presuntuosi non ci accorgiamo di poter apprendere da loro il segreto della felicità. Forse non ci interessa veramente. Forse preferiamo fingere di esserlo o esserlo solo a tratti! Chissà poi perché? Meglio non pensarci più…ci aiuterà a farlo la primavera! Ci aiuterà come solo lei può…arriva dopo l’inverno mica a caso!?
 
*Primavera: 1)stagione dell’anno che dura dal 21 marzo al 22 giugno; 2)clima mite, particolarmente benigno.
**Felicità: 1)stato di chi è felice: contentezza, gioia, letizia; 2)circostanza, cosa che procura contentezza.