La Storia del Bradipo

Roba di felicità, la storia. Ricordare è sempre divertente.

Il Bradipo, storicamente http://www.ilbradipo.splinder.it, poi http://www.ilbradipo.splinder.com, nasce un pomeriggio di maggio del 2004. Avere un blog, al tempo, non era così figo. Splinder era una piattaforma figa, e forse c’erano anche meno inquinamento e più giornate di sole in un anno. Raccoglieva foto, racconti di serate, qualche poesia, un po’ di link.

Non c’è mai stato un progetto, dietro al Bradipo. Figurarsi davanti. Dal 2004, comprensibilmente, sono cambiate parecchie cose. Ricordarle è piacevole. Qui hanno scritto davvero in tanti. Sono passati amici che non ci sono più. Mica che sono morti. Anzi, fin troppo vivi. Altri non hanno mai scritto ma hanno sempre letto.

Nel 2006 ho scritto per la prima volta da uno Starbucks. Roba che fa molto figo dire. Per la precisione, sul Magnificent Mile di Chicago.

Nel 2007 scrivevo dal Sud Africa e poi dalla California nella stessa settimana. La cosa non ha migliorato ne il mio stile di scrittura ne il mio stile di vita.

Nel 2009, sono state ricevute le prime minacce, colorite da dialetti locali, per un post. La cosa è durata un mese e mezzo.

Nello stesso anno sono scomparse tutte le foto. Non ho mai capito perchè. E non mi sono mai interessato più di tanto.

Nel 2010 ho scritto mentre il mio aereo cercava di atterrare a Madrid con il carrello bloccato. Ho pensato di mandare un SMS a mia moglie. Non troppo preoccupante. Un semplice ciao. Poi ho pensato di scrivere la mia ultima cosa. Senza pensare che fosse impossibile pubblicarla.

Nel 2011, per la chiusura di Splinder, ilbradipo si è trasformato nel ilnuovobradipo.

Nel 2012 ho fatto un anno di merda. Odio gli anni pari. Anche il sito, ne consegue, ha sofferto parecchio. Avere un blog non è roba per yuppies

Il 2013 è stato l’anno migliore. Il post più letto della storia è di questo anno. Ho perso 20 kili, ho scritto moltissimo, e mi hanno pubblicato due racconti su due riviste differenti. A oggi, nessuna delle riviste esiste ancora.

Nel 2014 ilnuovobradipo è stato letto durante un reading pubblico. Non da me. La cosa mi ha fatto onore. Quasi commosso.

Il 2015 è stato un anno faticoso e amorevole. Lo ricorderemo per le tante mareggiate a Levante, onde tonde e paciose perfette per il surf pigro, e per il mio aver cambiato quasi tutta la mia vita. Il Bradipo, inaspettatamente, resiste. E’ un buon segno.

Il 2016 ha portato ottimi racconti, nessuno dei quali però pubblicato sul blog. L’estate ha visto l’inizio di un racconto, che poi è quasi diventato un romanzo, che poi è rimasto incagliato al capitolo 7, come i materassini tra gli scogli d’estate.

Il 2017 è stato veloce e pungente, un anno zanzara insomma. Ho scritto poco e male. Ma ho continuato a farlo. Uno dei pezzi è stato usato come monologo a teatro da un tizio che me lo ha chiesto e non mi ha nemmeno invitato allo spettacolo.

Il 2018 è stato l’anno della maturità. Per un sacco di persone ma non per l’autore. Comunque stando tanto a Berlino, ha scritto con quel velo di tristezza che tanti scambiano per gioia quando vanno a Berlino.

Il 2019 è stato l’anno del primo libro, che poi però è uscito tre anni dopo. Se scopi come scrivi, una volta mi è stato detto, perlomeno sei una garanzia sui tempi. Io direi anche sui finali.

Il 2020 è stato un anno noioso per lo scrivere e per il leggere. Ma vuoi mettere una pandemia.

Il 2021 è stato l’anno del: se sopravviviamo provo a pubblicare quel libro.

Il 2022 è l’anno in cui oltre che pubblicare il secondo libro, mi sono sentito dire da un centinaio di persone: ma perchè non provi a scrivere un libro.

Sul Bradipo, dal 2007, è attiva una pagina con la lista dei migliori 100 libri, che non è mai stata pubblicata. Seppure le prime dieci posizioni siano fisse, il resto di questa classifica è etereo e soggetto a continui cambiamenti.

Nel corso degli anni, molti navigatori scafati hanno raggiunto questo posto usando delle chiavi di ricerca decisamente appropriate. La dimostrazione della perfetta funzionalità degli algoritmi di ricerca. Ecco alcune tra le più utili ricerche fatte:

– peni lunghi

– come credere nella poesia

– Non mi piace leggere

– passere rasate

– locali per scambisti a Milano

– viaggiare con la diarrea

– cantare in farsetto per far ridere gli amici

– ridere della vita

– sono depresso

– fighe pelosissime

La lista non include le ricerche di feticisti e adoratori di alcune parti anatomiche. In ogni caso qui non si vendono organi e non si leccano piedi. Almeno al momento.

Alcuni racconti, alcuni pezzi, alcune cose, insomma, scritte sul Bradipo, sono finite su blog, riviste, magazine, siti, famosi. Farne la lista non gioverebbe a nessuno. Rileggermi sulla carta, famosa, stampata, calda, è piacevole, ho scoperto, ma non indispensabile.

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