Onde Sulle Sponde

Una delle attività principali dei pochi reduci presenti nel Pollaio è l’adorazione tantrica del fax e della casella mail. Tale esercizio, che li vede in raccoglimento silenzioso con la schiena curva sull’oggetto plastico, vorrebbe avere come risultato la produzione magica di ordini. Ogni lucetta che si accende è presagio dell’arrivo di un possibile messaggio. I più anziani sciamani commerciali spezzano le mine delle matite e le riversano nei bicchieri del caffè per la lettura dei fondi. I più rilassati occupano le lunghe pause con estenuanti parite di Pinball. Nel mio piccolo, attendo al mio compito di Plenipotenziario. Ho tutti i poteri. Posso fare quello che voglio di chi voglio. Mancando però all’appello la lunga catena alimentare del marketing, fatta di stagiste, segretarie e account, al massimo posso scrivermi da solo una lettera di richiamo. Il mio Illuminato Leader viene regolarmente aggiornato sul niente che accade. Nelle nostre telefonate la fanno da padroni i lunghi silenzi, come due innamorati che si devono lasciare. Le poche riunioni indette sono disertate. La scusa ufficiale è nel numero di mail in attesa di essere lette. Io ne ho 171. Fermarsi al numero in grassetto è però una grande ingenuità; infatti con una grossolana analisi possiamo, escludendo lo spam, scendere a 24. Escludendo decisioni che non posso prendere da solo, scendiamo a 11. Escludendo le mail inutili, scendiamo a 5. Una delle quali evidenzia la pericolosa incrinazione del mercato indiano. Il che prevederebbe un MM (marketing meeting) seguito da un AP (action plan). Distrattamente passo verso la scrivania del responsabile area. E’ infossato nella poltrona, abbronzato come una bistecca grigliata, con il corriere.it spalancato sul monitor. Bofonchio qualcosa, risponde qualcosa. Siamo concordi che la cosa richieda un EPM (evaluation pre meeting) (non ho voglia di fare un cazzo, possiamo rimandare il meeting?). Scrivo al Capo che non ho voglia di occuparmene, tantomeno di andarci, i prodotti vanno di merda perchè sono una merda, e vorrei un aumento. ("la spinosa e allarmante discesa dei fatturati nell’area indiana richiama alla necessità di una revisione della campagna media e di una urgente azione di fortificazione del brand, tramite visita diretta agli opinion leader precedentemente contattati, che eseguirò non appena data la Sua autorizzazione. Tali azioni, da ritenere della massima urgenza, sono da concordare con la Direzione e pertanto rimandate al rientro generale. Rimango in attesa di proposte di azioni contenitive da girare al National Account (che adesso sta dormendo appoggiato al fax)").

Mi sono fatto myspace, che fa tanto hardcore. Ho una pagina, e un blog, che con originalità si chiama IlBradipo v 2.0. E se nella vita sono nessuno, qui ho delle amicizie davvero influenti. Clubdogo, Nofx, Sandrone Dazieri, tanto per dire. Mica frottole. Sulla mia pagina personale, ammesso che siate in grado di trovarla, suona la canzone di Sabino (marketta), che quando sarà famoso mi potrà ripagare di tutto questo push. Essendo da un paio di giorni oggetto del desiderio di un paio di froci che mi scrivono gioiosi complimenti sulla mia scrittura con l’obbiettivo di colonizzarmi l’ano, non pubblico l’indirizzo. Sono, purtroppo, nella fase di innamoramento con una femmina. In questo mio periodo di eterosessualità pratico anche la fedeltà alla suddetta femmina. In cambio me ne viene, a quanto pare, altrettanta fedeltà e favori sessuali. In quest’ottica di monogamia etero non riesco a vedere spiragli per voi due, anche se vi ringrazio per i complimenti. A latere sottolineo che già possiedo un amico che sarebbe disposto ad amarmi girato di spalle, il quale tra l’altro diverrà presto o tardi un grande scrittore (trovate il link nel menù). Pertanto preferirei concedermi a lui, se mai dovessi sentirne la necessità. Grazie ancora per le lodi, in particolar modo a xxxxxx84. Come Memo Remigi, ho fan di tutte le età e di ogni spessore.

(riguardo alla foto, ne esiste una versione integrale nella quale presentiamo al pubblico la nostra nudità. Tale foto ha un prezzo. Molto alto. Con un particolare sconto ai miei due amici segreti se promettono di spostare le attenzioni sui due restanti uomini. Di cui uno, tanto per dire, è pilota d’aerei. L’altro è nella pubblicità, cavalca con successo l’onda milionaria. Le trattative sono riservate. Il pilota è, vi dico solo questo amici telespettatori, più volte menzionato nelle guide Michelin, come attrazione pubblica. Possono essere venduti separatamente. Per il modello depilato occorrono due settimane. Consegna in tutta Italia. Approfittatene amici, solo per oggi aggiungiamo il copriletto in lana merinos, per le caldi notti d’autunno, e il poster di Scamarcio con la faccia intelligente (unico))

Cocoon City

Milano a Luglio è la città più bella del mondo. Milano a luglio è la città più infame del mondo. Milano, che a Luglio butta fuori tutto il suo squallore, è la città della domenica deserta, che sono tutti in coda al mare, dell’asfalto che si buca, che se ci metti la moto alle due alle sette è impossibile spostarla. Milano ha le piscine piene di gente, per tornare lunedì con un po’ di colore in faccia. Milano è provincia peruviana nei parchi, colonne di fumo e braciole abbrustolite sotto il sole. Milano al tramonto, che fa fuoco nel cielo, è ancora tutta vuota. Che il commesso del videonoleggio ti saluta, perchè sei la seconda anima che vede oggi. A Milano a luglio rimangono quelli che la seconda casa non ce l’hanno. Sono due generazioni che riempiono l’Idroscalo, cinquant’anni che ci pisciano dentro. Porta Romana è deserta, abbandonata dai suoi ricchi condomini. Ci sono i ragazzi dell’ambulanza, mi ricordo che il tempo non passava più e dimagrivi dentro l’acrilico traspirante. Il venerdì di luglio è più onesto degli altri: ci si ritrova tutti insieme, senza nemmeno dirselo, in due o tre posti. Uniti si sopravvive. Ci sono i ragazzi dell’hinterland, della provincia, una calata di aspettative non corrisposte: Milano è una città che se la tira. Alle tre e mezza di mattina ci sono solo gli scarafaggi che ti aspettano a casa, perchè Suor Letizia è clemente e non li vuole proprio uccidere. E’ da Pillitteri in poi che ne facciamo una questione di igene, ma c’è sempre qualche insetto peggiore da debellare: la disoccupazione, gli immigrati, gli abusivi e i rom. C’è la mostra dei culattoni, cancellata, che si trasforma, neanche a dirlo, in una inculata. Vogliamo fare la metropoli, assomigliamo sempre di più a una parrocchia. Ci sono le statue di Botero, in giro per il centro, mentre con Ale camminiamo insieme alle commesse in pausa, la magliettina nera di Max&Co che cade perfetta. Un’insalata dieci euro, molti russi che bevono improbabili cappuccini alla cannella. Un caffè da Cova, con i boys che aspettano le loro tardone. Sai di avere voglia di partire, ma sai anche che Milano ti aspetterà, senza mai cambiare troppo. Ci sono i terrazzi di corso Venezia con i loro alberi, ci sono i giardini Montanelli, che lui ti aspetta lì davanti a ricordarti che Milano ha avuto un passato da ricordare. Ci sono i nostri padri, i nostri nonni, che hanno visto crescere le loro case e adesso vedono crescere ospizi e case di cura, come funghi di cemento e razionalità. Nessuno a Milano fa bambini. Costano, i bambini. Costano soldi, e tutti vogliamo più soldi, e costano tempo, che ce lo rubano le miracolose aziende che dietro i palazzi di vetro sembrano poter decidere le sorti del centro. Linate è piena, una zuppa di esseri umani e kerosene. Ci vogliono venti minuti di macchina per fare il giro della Falck, che è dal 1906 che fa assomigliare la periferia a una Russia molto calda e poco accogliente. Milano respira, c’è chi dice che agonizza, per me è troppo vecchia per morire di noia. Ci cammino, in tutto questo squallido stupendo asfalto, e mi sento a casa.

Infradito Infrasettimanale Infrarosso Infrattato

Voto di squadra: 8,5: serate che piegano il corpo ma rigenerano la mente.

L’Elegante: si parte dal festeggiato, in versione impettita e finto rilassata. Personaggio di rilievo della generazione baby boom, ostenta un relax d’altri tempi, ossessionato dal BMW parcheggiato fuori. Il lusso non è per tutti, voto:7,5. L’Ambasciatore ha sperimentato una nuova tecnica per una veloce e indolore ubriacatura: rimane in perenne coda al bancone del bar, consumando il cocktail mentre aspetta il successivo. Genio incompreso, 8. Alla Fede va il merito del regalo meno azzeccato della storia. E si che un regalo all’Elegante è cosa semplice e scontata. Stupenda maglietta da baseball per quindicenni, credo già finita negli stracci per pulire il bmw: voto 7. Un rinnovato Ispettore Monazzo compare durante un appostamento, per 3,12 minuti di conversazione per poi sparire: desaparecido da sufficienza, 6. Il suo assistente, Lo Sbirro Salvo, camuffato contro la parete della piscina, ha vita difficile a proteggere la sua donna dai continui palpeggi di alcuni pervertiti: geloso sugno,7,5. Allo Ignorante le camicie gliele spediscono dall’Associazione Boscaioli Canadesi. Un quadretto flanella improbabile e di scoutistica memoria. Giulia, comprendiamo il tradimento come unica via di fuga. Very good, 6,5. Krine in versione Lourdes, fa una apparizione da sei minuti e poi scompare. Alcuni lo hanno avvistato in una grotta, vestito di bianco con petali di rosa che piovono dal cielo: madonna! 5,5. Adriano Barone, Moderno Scrittore, è una escalation di alcool e sagaci commenti su alcuni importanti fondoschiena di passaggio. Al suo pubblico regala perle rare e molto colte. Sgorbiano, 8. La Signora gioisce delle esibizioni di hip hop, lasciandomi in balia del rhum. Moglie elastica, si innamora di un percussionista, fingendo poi di apprezzare la martellante ritmica da rave sull’Adda. Tre metri sopra il cielo: voto 6,5. All’organizzazione va il merito di una festa really impressive. Unico neo, questa misteriosa associazione “Milano Bene”, camicie con i numeroni grossi, jeans aderenti, lampadati e scosciate: gente da Hollywood, o merda da sbarco, dipende dai punti di vista. Devo delle scuse ufficiali al trio di amiche della Vero, tra cui la ragazza Yamamay. Scusa, ma la commessa di Intimissimi è il riassunto perfetto della donna da cofano, pertanto vesto boxer orrendi con cotone sintetico: come dire mi arrostisco le palle ma mi rifaccio gli occhi. Assenti per infortunio i Back Street Boys del Lorenteggio (a.k.a. El Presidente, Il Bullo e Egofix), impegnati in un concerto.  Poi ti trovi a letto, pieno di rhum e intasato dalla nicotina, a ripeterti che per serate del genere saresti davvero disposto a pagare.  Presto le altre foto.

 

nella diapositiva il quadro "Eleganza, Ignoranza e Panza" detto anche il Trittico della Beleza.

Departed ma mai tornated

The Departed

Ci sono molte cose non comuni che non tutti possono fare. E questa profonda riflessione è l’esito di una visione appassionata di The Departed. Primo elemento discriminante è insito nel fatto che La Signora è destinata a non possedere mai più una tessera di noleggio. Qualsiasi noleggio, anche di stecche da biliardo o canne da pesca. Il concetto di noleggio è deviato dalle sue origini basso – mediterranee levantine, pertanto è perfettamente inutile la spiegazione del ritorno del bene noleggiato entro un certo termine temporale. Con l’ammontare della multa avrei potuto comprare un paio di multisala, con pastarito&pizzarito inclusi. Jack Nicolson, il sosia ufficiale di mio suocero, è per me come un secondo padre, quasi un suocero. Leonardo di Caprio è un attore, mi piace poterlo dire anche dopo che alla mia memoria torna Titanic. Scorsese ha un grande talento, d’accordo, ma sono capaci tutti di usare il vecchio trucco del “morti tutti” come finale.

A prescindere dal mio malessere dovuto al finale, è un gran bel film. C’è la trama, c’è la psicologia, c’è sangue, rabbia e rivalsa, un cast che sarà costato tonnellate di dollari, visto che le scene in esterna sono in gran risparmio.  Unico neo: la confezione di pop corn al caramello di Blockbuster, oltre che essere un assegno circolare del dentista, è troppo piccola per reggere film del genere. Due le scelte: o sacchetti più grossi o film più corti. Aldo Grasso mi fa una pippa.

Riunione di produzione, Scorsese è a capo tavola, attorno scrittori sceneggiatori, lecchini, vallette, nani e ballerine, attori, sindacalisti, insomma la solita gente.

 

Sceneggiatore 1:” Poi c’è Damon che va in crisi: lo riprendiamo con il grandangolo da vecchio in una casa in collina, distrutto dai problemi di coscienza”.

Matt Damon: “ Io da vecchio non ci voglio recitare!”

Sceneggiatore 2: “Allora facciamo che muore, e Leonardo di Caprio prende il suo posto”

Leonardo Di Caprio: “ Io voglio morire a metà film, che ho un casino di cose da fare e sto facendo altri otto film. Porca puttana questa vita mi logora”.

J. Nicolson: “ Posso farlo io?”

Scorsese:” Zitto, vecchio di merda. E’ già tanto che ti facciamo fare tre quarti di film…”

Sceneggiatore 1: “non c’è nessuna soluzione… siamo finiti, questo film non uscirà mai…e in più non c’è nemmeno una scena con Paris Hilton”

Panico, dalla saletta escono piangendo diverse ballerine, un nano tenta il suicidio tirandosi il boccione dell’acqua in testa, Nicolson si addormenta russando. Da sotto il tavolo, nei pressi di Scorsese,  esce Paris Hilton.

Scorsese: “Ehi piccola?! Ma dove vai? Vedrai che una parte te la troviamo”

Paris Hilton: “ e ringrazia il cielo che non dico a tutti che è piccolo piccolo”.

La sala si fa gelida, un silenzio tombale avvolge tutti, si sente solo Nicolson che russa.

Scorsese: “ bene, mi sono rotto: tutti uccidono tutti e la facciamo finita”.

Sceneggiatore 1: “Ma la trama? La mia trama? La mia storia? Eh no! La mia storia non si cambia!”

Scorsese: “il film è mio, e quanto è vero che mi chiamo Scorsese, qui muoiono tutti. Ah, è chiaro che ci servono molti meno attori, meno sceneggiatori, meno giorni di produzione ma più sangue finto”.

Leonardo di Caprio: “ Io me ne vado. Dovevo essere io il più biondo del film, e invece c’è una comparsa nella scena del bar che è più bionda”.

Sceneggiatore 2: “ Quale bar? E’ tutto girato in un bar…”

Sceneggiatore 1: “ E Denzel Washington? Senza nemmeno un negro che cazzo di film è?”

Scorsese: “ Basta! Niente negri, pochi italiani e facciamola finita. Per il resto mi sembra perfetto, un finale chiuso, con qualche mistero…Chiaro?”

 

(nella diapositiva i Water Ranger. Da sinistra: Renation One Station, il Franz Caverna Fatata e Sabino Nano Da Giardino. Gli interessati mandino una mail a Ira per le altre foto tra cui: L’Ambasciatore Ricchione, Cinzia Nuda, Davide Pancia Infinita e tutti gli altri personaggi)

 

 

 

Beleza e molta Eleganza

Non ho tempo. Sono di fretta. Corro. Fumo mentre telefono, mentre bevo un caffè, mentre piscio e con una mano scrivo sul bradipo. Di conseguenza perdonerete la semplicità del messaggio: il 4 luglio il mondo si ferma. Hanno anche fatto un film, "nato il 4 luglio". Ecco, la causa, molti non lo sanno, è il 75° compleanno dell’Elegante. Solo mascheroni di creme indiane, intrugli di the verde e carota messicana, lo fanno sembrare giovane e cordiale. Abbiamo voluto organizzare questa cosa, per il gusto di dire che abbiamo fatto la festa allo Elegante. Pertanto Esso chiedeva che si invitassero tutti. Dato che fatica molto a scrivere sms e mail, mi ha pregato in ginocchio di pubblicare qui l’invito. E di sottolineare che, stampando l’invito e presentandolo all’ingresso delle Piscine Saini, Milano, Mercoledì 4 luglio dopo le ore 21.30, non avrete nessun tipo di riduzione, nessuna certezza di ingresso e nessuna facilitazione a saltare la fila. Sarete comunque i benvenuti. In queste cose, dopo le mie ultime letture religiose, ( ho comprato all’Esselunga il libro del Dalai Lama, sono un uomo diverso, e ho anche più punti fragola), la mia posizione è questa: vi amo tutti, e desidero il meglio per voi, amici o nemici. Però i miei coglioni sono ancora profondamente musulmani pertanto per evitare che si frangano con i vostri sms del cazzo tipo: come ci si veste, e se piove, ma cosa facciamo, ma quando veniamo, ma perchè, chi fa il regalo, cosa si regala, giovedì si lavora, faccio tardi in ufficio, mi sto ammazzando, eccetera eccetera, vi dipingo il quadro.

Il regalo, personalmente, sarà un libro da 5,99€. Se qualcuno vuole partecipare è benvenuto. Siamo già in sei, ma possiamo anche fare tutti insieme lo stesso regalo. C’è una piscina, quindi meglio il costume. C’è un biliardino, c’è un ping pong, c’è un contest hip hop con molti manganelli di colore per le nostre amiche tristi. C’è cuba, ma è mercoledì e giovedì si lavora. C’è la gente Beleza, c’è anche un sacco di gente del PIME, che è una cosa buona. Costa, tutto nella vita costa. Ho finito il tempo a disposizione, e sono con la patta aperta davanti alla macchinetta del caffè con il portatile in mano. Accorrete numerosi e giovani!

Il marketing è una religione che richiede totale dedizione. Adesso debbo andare a briffare per sharare un updating del claim su un concept che non frizzi sul web.

 

Surf to live

Ianna, la fotografa che ci ha seguito sabato in quel di Levanto, è follemente innamorata del mare, del surf e della fotografia. Finalmente abbiamo degli scatti che rendono l’elevata professionalità e l’imperiale livello tecnico. Unico problema è che Ianna ha fatto 120 foto a El Presidente e 2 foto a me. Questo è dovuto al fatto che il mio old style non la convinceva o più probabilmente all’irrestitibile fascino che esercita El Presidente in muta aderente.  Per non creare favoritismi, nell’album qui a finaco inserisco sia una foto di El Presidente sia una perfetta immagine che mi ritrae a cavallo di questa onda. Dato che molti amici stranieri capiteranno qui per queste foto, il seguente testo è a loro dedicato.

Levanto is one of the most exciting surf spot on the west coast in Italy. Located at the start of the Cinque Terre Valley, is a point of attraction for trekkers and surfers. Enjoying more than 150 surfing days, is a really active spot, with a wonderful lefty side on the beach break. When the most famous Pontile di Forte dei Marmi is not working due to the bad assets of N/W wind, Levanto give to the Mediterranean surfers the occasion to try an oceanic spot. Foreign surfers are more than welcome in Italy, especially with their girlfriends. Treatment and accommodation near Italian beaches could be more comfortable than other EU Countries. Pay attention to Mafia Pizza Mandolino Connection, a street crew really famous in Italy. For more in formations, once  landed in Italy, please ask for our newspaper: Le Ore. For wheatear forecast please search for Il Vento Dello Scorreggione.  Be so kind to pay attention during conversation with Italian fellows. "ciao Cazzone" is a good start, but you can also use "Bella troia" referring to a girl. In Levanto you have to try the most famous pizza: "Maledetti Terroni Liguri", a wonderful and spicy union between pepper and salami di Cazzomoscio. To find an accommodation such as a B&B ask for "Merda di Levanto", a beautiful resort on the hill.

Remember, before leaving, to visit the famous ancient church in the Roman Ruins centre. To arrive there, jump on a taxi and ask for “ Pirla Represso”.

Thanks again for your visit in the land of the sun where is possible to surf, dance, and eat Pizza listening to a wonderful mandolino’s song.

The Party is on

In preparazione al Compleanno ufficiale del Bradipo, in assoluta anteprima il prezioso invito all’esclusivo party. Dove: Le Trottoir, Milano. Quando: ore 22.29, Sabato 12 maggio. Chi viene: tutti quelli che riesci a invitare. C’è un tavolo, un privee, qualcosa di esclusivo: assolutamente si: un tavolo e quattro sedie. Ci sono free drink e altri loschi trucchi per non pagare il prezioso nettare superalcoolico: ceerto! Come posso ottenerli? In alcuni semplici modi: 1) riconosci almeno sette personaggi sulla locandina, dimostrandoti grande lettore del Bradipo. 2) presentati al locale alle 22.29. 3) partecipa al grande Risiko del Pendolare. Che cazzo è il Risiko del Pendolare? E’ la prima versione umana dell’omonimo gioco in scatola: guadagnati il tuo carro armato vincendo con il tuo obbiettivo segreto, e fatti offrire da bere dal Franz. E per il regalo, c’è qualcuno che fa la solita colletta? No! Metti il tuo obolo nel grande salvadanaio, e dimostra la tua amicizia a Franz. Ma io ho un sacco di altre cose da fare, tra cui: una cena, due aperitivi, un cinema, sono a sciare, provo a limonare con una, ho il ciclo, sono a Londra, sono in volo perchè faccio il pilota, non ho la macchina, non ho soldi, la mia donna ha mal di testa, mi sento inadatto, Le Trottoir mi fa cagare, io vado solo in posti house, non ho più vestiti per uscire, finisco di lavorare tardi, sono emotiva, non c’è parcheggio, sono ebreo e il sabato non posso fare più di duecento passi, odio Pinketts, domani vado a cavallo presto, sono in missione, preferisco la casa139 e ci vado da solo il martedì, ho un concerto a teatro domenica, ballo in un locale per arrotondare, c’è il Milan che gioca contro la Vercellese, sono all’Ippodromo, esco con una velina, domani lavoro dalle quattro, anzi dalle due, faccio il tramviere precario, volevo proprio esserci ma alla fine ho un impegno, cerco di arrivare presto, ma non prima delle due e mezza, io ci sono ma gli altri no, allora non ci sono, ho una cena con i commilitoni poco prima, peccato, esco con i miei compagni del liceo, sono da Mc Donald lì davanti e non riesco a liberarmi.

E’ forse un problema mio?

 

 

Il potere terapeutico del rhum

Qualche week end fa Lo Zingaro, losco figuro amico della Fede, mi propinava un sermone sulle sconosciute possibilità della wodka. Tra i suoi cavalli di battaglia, nella acerrima lotta con il rhum, ce n’erano un paio che qui cito: la storta di wodka non fa venire l’alito a "cane bagnato" e il wodka-tonica scende giù che è un piacere. Mi vergongo di aver ascoltato un simile sproloquio senza senso. Tutti conoscono le proprietà terapeutiche del rhum e i suoi molteplici utilizzi nella medicina moderna. Sin dai tempi dei romani "Postille cubae laetitia manet" ( un sorsetto di cuba ti da felicità) è conosciuto il potere sociale del bronzeo super alcoolico. Senza scomodare famosi luminari, gli effetti di un consumo smodato di rhum sono tutti i week end sotto i nostri occhi. E non bisogna tralasciare l’importante fattore sociale del rhum, prodotto in paesi sottosviluppati da manodopera sottopagata e sfruttata da ambiziose multinazionali. Questo significa che sorseggiando un rhum ci si libera da quel noioso "politically correct" che pervade questa società di plastica. E aggiungendo della coca cola si raddoppia il risultato. La wodka è nata per riscaldare, il rhum per animare. A livello medico la preziosa alchimia dei due componenti ( coca e rhum) ha numerose testimonianze benefiche. Una delle ultime è la spontanea guarigione del ginocchio dell’Elegante, che al terzo cuba correva saltellando. Come testimonia la foto, sono tempi grigi anche per Cesare Ragazzi, perchè lo stempiatissimo Renato è rinato ( mi si consenta l’appropriato gioco…) con una splendida e fulgente chioma bionda dopo il quinto cuba. I miracolosi effetti si sono riscontrati anche nel giovane Sabino, divenuto estremamente simpatico solo grazie al cuba. I migliori preparatori atletici consigliano dosi massicce di cuba, ed è con questa certezza che mi preparo con costanza alla sfida surfistica con Egofix. Esorto quindi tutti a ritornare agli antichi costumi, lasciando questo letargico inverno nello scatolone del passato e sfoderando le migliori bevute per la primavera che sta arrivando. Sabato sera, durante una serata in maschera in cui Lo Ignorante ha vinto il premio come Migliore Travestito ( senza essere in maschera), è stato da tutti registrato il sensibile aumento della temperatura. Si sono riscontrati in alcuni di noi i primi calori riproduttivi primaverili, qualche coraggioso ha sfoderato magliette e maglioncini all’aperto, l’amore vagava nell’aria, e Sabino ( uccello, nel senso di cazzone, migratore) ha fatto ritorno al nido famigliare.  Alla simpatica adunata mancava solo Willy, la cui sensibilità ha sempre sofferto della bella stagione. Nell’attesa della primavera ritornate tutti ai sani costumi: consumate più rhum.

Per voi qui di seguito una preziosa rassegna di psicologia alcoolica: INTERPRETAZIONE DEL BLENDER: In primis il CUBA: coquetail per eccellenza a base di rhum, ritrova un largo bacino di utenti maschi, single, a caccia di emozioni. Diffidate dalle donne bevitrici di cuba, infatti il rhum associato alla cola è un forte inibitore sessuale. Per le donne: diffidate dai bevitori di cuba a base di rhum chiaro: hanno un pessimo palato, dichiarano apertamente la loro incapacità nello scegliere, e spesso lo fanno solo per poter dire: "mi dai un cuba con l’Havana".   Il MOJITO: portato alla ribalta da Hemingway, il mojito è la quintaessenza del fighetto, l’estrema espressione del "bevo, ma non troppo". Come tutti i coquetail pestati ( con zucchero di canna, limone e ghiaccio pilè) è un grande spreco. In un bicchiere ci sta pochissimo rhum. Offendete voi stessi nello scegliere un partner che beve del ghiaccio tritato condito. Le donne bevono mojito per tre ragioni essenziali: la menta copre il sapore del rhum, rendendo più facile la storta, è il coquetail più trendy per molte riviste femminili, e dire "mi fai un mojito" è una dichiarazione di apertura verso nuovi partner ( primo fra tutti il barista). Se siete a caccia, cercate donne con mojito, ma non iniziate il broccolo con la storia di Hemingway ( e nemmeno: "sai che sono stato a Cuba, e lì il mojito è tutta un’altra cosa"). Se il cuba è proletario, il mojito è borghese. Ma solo nel pensiero, perchè costano uguale. Diciamo che è più intelligente devastarsi a cuba. ( anche perchè la menta rende sterili). CAIPIRINHA: coquetail femminile estivo, solitamente associato a pericolose uscite "solo donne" in cui potrete vedere tornare la vostra partner con le scarpe in mano, che non è un buon segno. (ricordatevi di controllare se indossa ancora la biancheria intima. In caso contrario, passate alla terapia di gruppo con grandi bevute di chiupitos con amici intimi). CIUPITO: chiamato anche Il Colpo Di Grazia, si divide in due famiglie: il ciupito di squadra, e il ciupito mascherato. Il ciupito di squadra è quello bevuto da compagnie ormai alla fine della serata. Viene utilizzato come rito per escludere gli elementi più deboli, che collassano a pochi metri affogando nel loro vomito. Pratica molto diffusa tra compagnie di uomini, per decidere chi è il maschio con il fegato più precario. Il ciupito mascherato è un colpo da maestro, riservato ad una platea di intenditori. E’, infatti, il modo più scontato e banale con cui si tenta di stortare definitivamente una ragazza per possederla sessualmente. Attenzione però!, richiede una certa esperienza, per sapersi fermare quando la giovine ha raggiunto il limite, per evitare di ritrovarsi il giorno seguente all’autolavaggio a pulire gli interni della macchina, tappezzati di bolo alimentare. Il Ciupito è anche un ottimo modo per dare dei soldi al proprietario del locale dove ne cosumerete a vassoiate. Con 3/5/7 euro a bicchiere, il sagace affarista, vi sta facendo pagare la rata del mutuo. E’ vero, mi tocca dare ragione allo Zingaro, che tra i principali effetti collaterali di un forte uso di rhum rimane l’alito di cane bagnato. Rimedio più efficace è, prima di coricarsi per soffrire dei dolorosi incubi alcoolici, riversare un po di dentifricio direttamente sulla lingua. La mattina seguente il prezioso organo risulterà gradevolmente profumato, permettendovi di ordinare almeno il caffè al bar.

Post Scriptum per tutte le donne: domani otto marzo, otto e mezza faccio colazione, nove sono in ufficio ( è la solita battuta di tutti gli anni…)

Post Scriptum per la Chiara: e la Versione di Barney?

Comunicato stampa

Milano, il 08 febbraio 2006: Io Geronimo Spompazzi, in qualità di legale rappresentante del Franz, divulgo questo comunicato stampa a riguardo della incresciosa vicenda in cui il mio assistito è risultato coinvolto nella serata di venerdì presso il pub-balera "la Trattoria Toscana" di corso di Porta Ticinese, a Milano ( da qui indicata come La Trattoria). Il mio assistito intende con questo comunicato proporre al pubblico la sua versione dei fatti. Nel contempo intende sottolineare l’atteggiamento profondamente oltraggioso e omofobico di Cristiano detto El Presidente ( da qui in poi El Presidente). Le persone informate dei fatti risultano tendenziosamente complici del Presidente. Difatti, spettatori involontari furono: Pesce Federico, al secolo Pesce, assistente personale del Presidente. Egofix, stretto collaboratore del Presidente. Lo Ignorante, giudicato dal Tribunale non in grado di intendere e di volere. L’episodio saffico a cui si riferisce El Presidente è accaduto alle ore 23.31, momento in cui il mio assistito procedeva verso il bancone della Trattoria per sorseggiare un cocktail analcolico ai frutti vitaminici e salutari ( da qui in poi Cuba). Ordinando un cuba, il mio assisitito viene "assalito" dal Presidente, che lo invita a guardare due ragazze intente a consumare atti amorosi orali ( da qui in poi "a slinguazzare come due troie"). Il mio assisitito tiene a far presente in modo verbale al Presidente che non si deve pensare alle due ragazze come un oggetto sessuale, e che atti d’amore spontanei che non offendano la sensibilità possono essere consumati in pubblico in un paese democratico. Il Presidente non capisce la frase del mio assistito che è costretto a riassumere con un "non sono cazzi nostri", palesando il suo disinteresse per l’atto saffico. Qui El Presidente diviene esplicito negli intenti di adescamento del mio assistito, con una proposta che il mio assistito ricorda alla lettera: "facciamolo anche noi". El Presidente inoltre prende l’estremità dell’arto superiore del mio assistito e la porta sul cavallo dei suoi pantaloni. Pur non sentendo niente, il mio assistito capisce la molestia sessuale e si ritrae verso l’uscita, bloccato dallo Ignorante. Sentendosi ormai spacciato, prova verbalmente a calmare i due pervertiti. Una fortunata serie di eventi chiude l’accaduto senza che il mio assistito venga ulteriormente molestato: primo, il barman ha un attacco di gelosia nei confronti del Presidente. Secondo: una avventrice della Trattoria esclama: "che culo!" adducendo alle parti basse posteriori del Presidente, che si gira e risponde: " no, cara, siamo in due" indicando Lo Ingnorante. Il mio assistito approfitta della momentanea distrazione dei due per darsi alla macchia. Intendiamo, in cooperazione con alcune enciclopedie on line e fonti certe, divulgare alcune informazioni su El Presidente, per meglio sottolineare la sua linea comportamentale in ambito sessuale. "Cristiano porta questo nome in onore di Malgioglio" (frase attribuita allo zio del Presidente). "il Presidente è un pervertito" (scritta sui muri del bagno a Montecitorio) "Presidente pederasta" (graffito sui muri di Genova). Inoltre sappiamo da fonti certe che El Presidente gode della speciale protezione delle forze dell’ordine. Infatti, nelle sue escursioni presso Marina di Massa, è solito dormire con l’Ispettore Monazzo. Inoltre è stato più volte visto in compagnia di un famoso trans brasiliano. E’ un noto frequentatore del Surfers Den di Via Mantova a Milano, ritrovo Arci frequentato anche da: Satan, Barbarella, il cantante dei Rosco e molti altri emarginati.  Ad ulteriore conferma includiamo questa foto, pubblicata sul numero di "mondo gay" di giugno 2005. Riteniamo che il Presidente abbia interesse a divulgare continui messaggi sulla sua mascolinità proprio in virtù delle sue fondate tendenze omosessuali, confermate dai numerosi fatti e da diversi testimoni. Grazie per l’ascolto. Il mio assistito si renderà irreperibile per un periodo di tempo ancora da definire, in seguito a questo scandalo, e per concludere felicemente gli esiti dell’operazione eseguita dal dott. Mubaraksh a Casablanca, a cui si è sottoposto poco tempo addietro

Geronimo Spompazzi

Lettera alla Sciura

lCara Ira,
Quello a cui ho assistito sabato sera è inquietante e raccapricciante, mi ci è voluta tutta la domenica per riprendermi e dopo aver riflettuto sul da farsi, ho capito che raccontarti i fatti accaduti era la cosa più giusta da fare. Probabilmente ti farà male sapere alcune cose, ma sono sicuro che capirai…ora però siediti comoda!
E’ incredibile come ad una persona, pur abituata agli schemi e le consuetudini di una vita di coppia, basti poco per spezzare gli schemi, riprendersi i propri spazi e manifestarsi per quello che è realmente. Mi duole dovertelo dire…ma è di Franz che ti sto parlando.
Sarò breve (strano per me…ma vero). Ero al bancone del bar della “Trattoria” con lui quando una coppia di lesbiche si è prodotta in una performance linguistica come avevo visto solo in alcuni film di spessore, qualcosa da far riscaldare anche l’Ignorante tanto per intenderci…e così è stato…lui ha iniziato ad ansimare, mentre il tuo moroso si è rivolto a me chiedendomi di baciarlo con la scusa di voler dimostrare che avrebbe saputo far meglio di loro. Stupito, fingo disinteresse…pensando alla solita gag, ma ancor più stupito devo ricredermi quando lo vedo rovinare in preda a gelosia un tentato broccolo dell’Ignorante ancora in calore! Ora…è innegabile che il broccolo sarebbe andato male comunque, ma il fatto che Franz ha cercato il contatto orale anche con Luca chiaramente ha generato la fuga delle ragazze e la successiva delusione dello Ignorante che è scappato tra le lacrime a fumare. Comunque tornando al problema, tutti noi pensavamo che il Luca avesse certe tendenze, invece, rifiutando l’approcio provoca in Franz un tale risentimento da costringerlo a cercare rissa con chiunque porti un reggiseno!! Riusciamo a trattenerlo a stenti e lo conduciamo alla sua vespetta dove scopro l’adesivo dell’Arci trasparire sotto quello del Den!!
Ira…vorrei poterti dire che Franz era solo un po’ alticcio ma che in realtà ti ama, vorrei poterti dire che ti vuole sposare solo perchè non è con altre donne che immagina la sua famiglia, vorrei poterti dire che i suoi problemi a letto sono dovuti ad un normale calo di desiderio provocato dalla monogamia…vorrei poterlo dire…vorrei molto…ma non posso! Quello che però posso dirti è che ti vuole davvero bene, che non potendo generare con un altro uomo dei bambini è da te che ne vuole uno e sopratuttto quello che ti devo dire, confermato quella stessa sera da lui, è che Franz è omosessuale!!!
Io non lo discriminerò certo per questo, Luca venuto a conoscenza del fatto gli ha dato il suo appoggio (non fraintendere) e anche il Ricky non ha voluto essere meno (fraintendi)….cerca di continuare a volergli bene, ma non sperare di poter cambiare la natura!!!
Ti sono vicino…un abbraccio…
Cristian
 
PS Vorrei anche poterti dire che la sua surfata stile Dolce e Gabbana è frutto di anni di passarelle…invece purtroppo….
Disclaimer: tutti i fatti narrati sono realmente accaduti!