Ho un problema di connessione, che di questi tempi sembrerebbe ben piu’ grave di una malattia infettiva. Seppure io acceda con incredibile frequenza alla mail di lavoro tramite quel misterioso aggeggio che e’ il BlackBerry, manco dal resto del mondo da diverso tempo. Non che questo periodo offline mi dispiaccia, e poi sono molto impegnato a sembrare impegnato, pertanto ho ritagli di tempo, coriandoli di ore, che solitamente occupo per nutrirmi in qualche self service, insalatona + naturale + caffe’, con lo sguardo verso il vetro, a guardare la gente fuori mentre vive, nonostante il mondo. Sono stato a Roma nel giorno di Alemanno, e cio’ ha aumentanto ancora di piu’ la mia ammirazione per questo popolo, che forse aiutato dal clima, risponde alla vita saltando i convenevoli. Poi sono stato seduto per qualche ora sull’erba bagnata della Guastalla, che i piedi che toccano l’umido sono gia’ un buon passo avanti verso le vacanze. Ascoltavo origliando una animata cricca di adolescenti che organizzavano un collettivo, lamentandosi delle occupazioni e cercando di sembrare di sinistra, nonostante l’evidente e familiare padronanza di eccessivi quantitativi di denaro contante. Ho spento l’iPod, e sono rimasto ad ascoltare per quasi un’ora. Poi ho preso la moto e sono andato per tutta la circonvallazione interna cercando qualche ricordo del liceo. Sono stato a Camogli, io e pochi milioni di altri esseri umani. Ho mangiato la focaccia, ho pucciato i piedi in mare, in verita’ mi sono pucciato del tutto, ho letto il Corriere sulla spiaggia, ho fumato in riva al mare, poi ho considerato che forse era troppa felicita’ per un giorno solo, allora sono tornato. Eppure, essere offline non mi ha dato nessun grave disagio. Anzi mi ha fatto venire una grande voglia di ritornare al collettivo e propormi come compagno esterno, che ne so preparare delle torte, gonfiare i palloncini, arrotolare gli striscioni. Se no posso sempre andare in esilio a Camogli e mettermi in fila con i tedeschi per il traghetto di San Fruttuoso. Ah, un cinese mi ha regalato una torta di ananas che sa di polenta. Mi chiama tutti i giorni, mi messaggia su skype, mi scrive un paio di volte la settimana, e mi ha mandato via posta da Taipei una torta. Le basi per una puntata di Criminal Minds ci sono tutte.
Sinceramente non so come proceda il tuo nuovo lavoro, ma da me il collettivo, che è composto solo da studenti che pagano la fascia massima nel calcolo delle tasse, avrebbero bisogno per l’occupazione in itinere, di “uno (in realtà volevano “una” ma ho detto che ci sai fare) che sa la sangria”.
Inizialmente pensavo significasse che necessitavano di una figura professionale che sapesse di Sangria, tipo arbre magic in vivo, dato che loro sanno tutti di vino in cartone, ma poi mi è stato spiegato che serviva qualcuno che la sapesse produrre per colazione.
E fino a qui, avrei potuto candidarmi anche io, anche con un pò di arroganza, invece mi sono accorta che devi essere in grado di crearla in un bidone della spazzatura alto quanto me, (Loro insistono a sostenere che sia pulito) e con ingredienti che niente hanno a che fare con la sangria: rum e mdma.
Mi sono permessa di girargli il tuo curriculum.
A&B
io quando leggo qui, cazzo, sento di dover imparare. Anche dai commenti. Un posto illuminato frequentato da illuminati
Se non fossero racconti di un finto sfigato che in realtà si sente un figo esagerato..
ohibo cosi’ distruggi, o Anonimo Frustrato, la mia precaria sensibilita’, mascherando dietro un silente IP, una sana e produttiva rabbia odiosa.
E’ sempre un piacere ricevere importanti e costruttive critiche, meglio degli inutili e vessatori complimenti. Critiche ovine, si direbbe.
Laonde non te ne fossi accorta, o accorto, io non mi sento un figo esagerato. Io Sono un Figo Esagerato. E’ il mondo degli ovini che nutre i felini.
Torna presto a trovarmi, o per lo meno prima che sia troppo tardi.
Dannazione sei peggio delle ragazzine, rispondi solo agli insulti anonimi.
La prossima volta giuro che ti scrivo che mi limono la tua ragazza. Ehm no, forse è l’esempio sbagliato.
A&B
Gentile AnonimoeBonton,
io adoro il lurker che poi si sfoga, ma sono anche molto amico del semplice lettore. E’ che l’amicizia con il lettore arguto non necessita’ di conferme, l’adorazione dell’idiota necessita reminder.