Ho vinto qualche cosa?

Il penultimo premio che ho vinto nella mia vita è stato Salomone, un pesce rosso malato, portato fieramente a casa nella trucida busta di plastica trasparente. Avevo dodici anni, si e no, Salomome meno di un mese. La gatta, che sembra non centrare ma è la protagonista, quattro e mezzo. Salomone fu posto in una grande palla di vetro, con sassolini e alga di plastica. Lo salutavo prima di andare a scuola e poi appena tornavo. Per lasciarlo alla mia altezza, mia madre lo aveva messo sul mobiletto del bagno. Così per stare con Salomone passavo ore in bagno. I pesci mi piacciono, dicevo. I pesci sono anche meglio degli uomini, dicevo. A dodici anni dicevo, insomma, cose più intelligenti di quelle che dico adesso. Poi un giorno la gatta si è mangiata Salomone, lasciando evidenti tracce sul pavimento della cucina e tentando di vomitare per tutta la serata. Mia madre, per consolarmi, le tirò due grandi botte sul culo, ma la mia vendetta fu articolata negli anni. Poi, dopo Salomone, non ho più vinto niente. Alla tombola di natale a casa dello zio mi addormentavo sempre, alla lotteria aziendale, mille biglietti duemila premi, non ho portato a casa nemmeno un centro tavola di pizzo. Alla pesca benefica della parrocchia non partecipavo, perchè c’era il rischio di vincere qualche angosciante cazzata. Al Casinò ho vinto, eccome se ho vinto. Ma ho anche perso, eccome se ho perso. Dopo quella sera a San Sebastian, in cui mi sono giocato tutto il budget delle vacanze sul rosso e sul nero, finendo nei peggiori ostelli di tutta la Galizia per il resto di agosto, per rimettermi in pari ho vinto tanto, ma non a sufficienza. Vinco, giusto per dovere di cronaca, tutti i giochi stupidi del prime time televisivo, qualsiasi cosa si tratti. Sono una specie di Uomo Gatto Onniscente. Eredità, Pacchi, Ruota della Fortuna, Identità, a volte indovino anche i titoli del tg5. Però non vinco un cazzo, quindi non vale. Beh, oggi ho vinto un premio, anzi un award, perchè si parla di roba americana. Mica cazzi. Ecco, a parte i cinque minuti in cui il mio possente Ego si è gonfiato a dismisura, a parte il brindisi presso la Direzione con tanto di complimenti conditi di sana invidia da parte di qualche collega, a parte l’inevitabile peso che graverà sul curriculum e sull’imminente richiesta d’aumento, or ora son qui a chiedermi io che cazzo me ne faccio di un premio americano. Tradotto in pratica si tratta di uno splendido attestato, da ritirare in quel di Dallas. Nemmeno un dollaro, nemmeno un nichelino, e io che sono sempre più pragmatico, mi ritovo a cercare un po’ di spazio sul muro dietro alla scrivania, per appendere l’attestato americano su carta filigrana. Ma la cosa buona è che ho ripensato a Salomone e ai suoi eredi, i nobili pesci che hanno abitato il provvisorio acquario davanti alla mia scrivania, sopravvivendo alle estati senza mangiare e agli inverni con finestra aperta per il fumo. Voglio quivi ricordare gli splendidi Andata e Ritorno, coppia stupefacente e innamoratissima, da cui ho sempre voluto dei figli e forse li ho anche uccisi pulendo l’acquario. Il mitico Erode, splendido esemplare campato quasi sette anni e poi sepolto nel wc con rito abbreviato per evitare il pianto mio e di mio padre. La grande Sabrina, divoratrice di cibo e piante di plastica, impavida e luccicante, trasferita nella fontana del parco della Guastalla  per incomprensioni con Rodolfo, esemplare fragile e sensibile, che mi ha dato tanto e a cui, sembrerebbe, la Tatangelo abbia voluto dedicare la canzone di questo Festival. Mi gonfio della mia vana-gloria, eccedo nel pubblicizzare i miei successi e comunque chiedo di brindare con abbondanza. Io lo farò.

In lovin memory of Salomone, my first redfish killed by an asshole and stupid european cat. I want to commit this Award to Salomone and to every redfish in the world. God bless America.

7 pensieri su “Ho vinto qualche cosa?

  1. In vendita le pasticche per dare sapore di mela allo sperma

    Risultato garantito in massimo 4 settimane. C’è anche la variante femminile agli agrumi. Il prodotto, in 60 capsule, è un integratore dietetico naturale che riduce il colesterolo

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    Roma, 25 feb. (Ign) – Che la mela sia il frutto del peccato è risaputo da migliaia di anni. Cosa che deve essere piaciuta molto all’inventore di ‘Sweet release’, barattolino con 60 capsule in vendita su ShyToBuy.com che promettono in massimo quattro settimane di modificare odore e sapore del liquido seminale maschile, facendolo assomigliare a quello di mela verde.

    Anche se sul portale dove si possono acquistare le capsule si legge che il prodotto è dedicato a tutti quelli “che vogliono migliorare la pratica del sesso orale e sorprendere il partner con una nuova fantastica esperienza”, in realtà ‘Sweet release’ è più pubblicizzato come un integratore dietetico completamente naturale che aiuta il sistema immunodifensivo e riduce il colesterolo grazie al componente principale contenuto al suo interno, il Crandextrim, e alla presenza degli acidi Omega 3 e Omega 6.

    Su ‘ShyToBuy.com’ è in vendita anche la variante femminile agli agrumi, che promette sapori e odori migliori delle parti intime “per evitare spiacevoli imbarazzi”. Probabilmente, se fosse esistito l’eCommerce ai tempi dell’Eden, a quest’ora vivremmo tutti in Paradiso.

  2. …io da piccola cercavo di fare accoppiare i canarini (c’è stato un periodo in cui ne avevo una decina…) in modo coatto…per poi rimanere delusa perchè non succedeva niente (libero arbitrio, questo grande sconosciuto…)

    Cmq vorrei proporre una ola per Salomone – si può o è sconveniente?

  3. io di pesci rossi ne ho avuti un sacco, li ho chiamati tutti abramo, fino a quando non ho conosciuto una delle mie più care amiche, la cimo, e così ho cominciato a chiamarli shanty. credo di essere arrivata ad abramoVIII, e shantyIII. se ne comprassi uno adesso lo chiamerei marlon. o anche eagle.

  4. volevo commentare sul povero pesce rosso, ma la notizia delle pasticche per dare sapore di mela verde allo sperma mi ha sconvolto le poche cellule neuronali che mi restano.

    Sara

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