In una macchina lanciata di gran carriera direttamente verso un autovelox, durante un menage a 3 fatto di un goccio di stanchezza, mi rendo conto di due cose. La prima è che si è aggiunto un posto alla lista di quelli che ho visto. Purtroppo la lista è ancora lunga e il tempo è sempre meno. La seconda è una riflessione sui massimi sistemi, fatta ai minimi livelli, senza medie pretese. La cosa stupisce i miei due partners, che intendono il vecchio Franz come un essere privo di coerenza. Il fatto assume poi una sfumatura amara, perchè dimostra ancora una volta come io non riesca assolutamente ad esprimermi quando rifletto. O forse non riesca a riflettere quando mi esprimo. La riflessione segue una scelta fatta da poco, ancora calda, sfornata di fresco. E segue due notti di fresco, che mi hanno permesso di riflettere. Di una cosa mi convinco sempre di più. Immagino la vita fatta a bivi. E le scelte, droga eccitante, portano o di qui o di li. Semplice. Immagino la mia vita così. A bivi. Chi sa dire se io abbia preso quelli sbagliati. O sali sul treno o ne aspetti un altro. Semplicemente. Per amore, intuito e voglia. E per amore, intuito e voglia ho sbagliato. Senza perdere il piacere di drogarmi di quel brivido che è buttarsi nel vuoto di un cambiamento. Forse, se non fossi salito tutto d’un colpo su quel traghetto, quasi un anno fa, accantonando le previsioni stabili, adesso sarei diverso. Forse se non avessi smesso l’università… forse. Forse. Quello che adesso so è che per amore, intuito e voglia, riporto nella bat caverna la mia pelle tutte le sere. Tutte le sere, un filo più vecchia, con qualcosa di più in tasca. E quello che so è che gli errori sono un semplice modo per imparare le cose per chi non le capisce finchè non ci prova. Per questo ho scelto. Senza paura. Solo, semplicemente, senza paura. E, questo forse è un palese difetto, scelgo sempre la coerenza con quello che voglio fare. Sono a lunga scadenza. Non crediate. Il giorno, cristo, che mi girerò e mi accorgerò di avere paura, allora saranno cambiate tante cose. Allora. Intanto innaffio le mie scelte con la benzina della convinzione, per evitare che il fuoco si spenga. Ma questo non esclude che io ragioni, per fortuna, su come sia strano il modo in cui io faccia determinate scelte. Spiacente, se credevi in un momento di cedimento, ti ripeto che sono a lunga conservazione. Del mio peso vi libererete, sicuramente, ma fra parecchio tempo.
disclaimer: nel ritratto, direttamente dalla collezione privata del Presidente, è raffigurato un giovine nell atto di scegliere tra una giovin donna, a lui concessasi in modo evidente, e la perdizione di un cuba. Si dice che il giovin abbia scelto il cuba, la miglior benzina per il pensiero.
quando ragioni sei uno spetacccolo. Ma non si capisce mai del tutto…
ehi ma quel cuba lo riconosco. La cannuccia gialla è inconfodibile…..cazzo era il mio! Bastardo
l’ignorante
Beh mi pare evidente che tu abbia preso tutti i bivi sbagliati… l’importante è che non siano strade a sacco
bhè mi spiace ma non sono d’accordo con disordine! L’ignorante