Poesia 1 – Vita 0

Caro Vincenzo Charles Chinasky,

non si sa bene come iniziare, quando si racconta qualcosa di troppo grosso per essere raccontato. Nei limiti della carta, dentro i confini di una tastiera, per niente aiutato dal cerchio alla testa disegnato da quell’ottima birra che continuava ad arrivare al tavolo, più puntuale di un treno. E’ stata davvero una fortuna, il caso di un invito, poter essere seduto in mezzo a un pubblico molto trendy, silenzioso, rapito, attento anche ai respiri, forse venuto ad ammirare qualcosa di diverso, la tragedia della normalità, la distanza tracciata tra gli schiaffi del mondo e uno (due con Vinicio) che li prende da una vita. Sembrava una messa, una strana liturgia, wodka al posto del vino, un piano come altare e quella strana doppia presenza di Mr. Mal e Mr. Pal. Difficile dire chi ha vinto davvero, tra voi due. Ha vinto sicuramente la poesia, il raccontare della cucina, i muri e dell’addormentarsi direttamente abbracciato alle gomme della Volkswagen. Ha vinto la poesia, a voi il merito di saperla raccontare, con un pianoforte e una voce segnata dalle sorsate di wodka. Per merito delle vostre braccia, questa poesia ha preso a pugni la vita, dritto dritto rovescio. Qualche gancio, jab e dritto ancora, aiutati dal conoscere ormai qualche colpo basso di troppo. Sapersi difendere è ancor meglio di saper attaccare, ed è così che ci si difende davvero. Con la poesia di tutti i santi giorni. Grazie, eccomi al punto. Semplicemente grazie. Forse sarà difficile da raccontare, ma è indispensabile sapere che c’è qualcuno che lo fa, lo fa meglio di te, lo fa da una vita. E forse piacerebbe anche a me, per il mio quarantaduesimo compleanno, sedere con un amico a leggere quello che la vita ci ha fatto scrivere, raccontandoci ancora perchè è stupendo trovarsi seduti insieme.

Fratelli, sono reduce da una serata molto importante. Complice il nostro Pugliese da Fatturato (al secolo Davide), sono finito alla Salumeria Della Musica a sentire Capossela e Chinasky. Probabilmente la serata migliore dell’anno, sicuramente la più utile. Assorbo lentamente, come una spugna zuppa, tutto quel fiume di wodka e parole che mi sono piovuti addosso, coltivando il seme del cambiamento. Perchè è sicuro che, come da ogni seme, un fiore, una pianta, un qualcosa verrà fuori. Nella lista di Natale, intanto, appaiono di colpo due dischi e un paio di libri non previsti.

Tra i brindisi di questo fine settimana, ci si ricordi anche Monazzo, il quale farà domani una delle cose migliori che si possano fare, dal mio punto di vista. Brindate con abbondanza, per epifanie e matrimoni vari, senza dimenticarvi di brindare a uno dei pochi poeti rimasti, Vincenzo Charles Chinaski.

Spam e altre grandi novità

Inizio da una marketta, richiesta implorando. Il 22 e il 23 settembre a Belgioioso (Pavia) va in onda la Fiera dei Piccoli Editori. L’occasione, di per se già folkloristica, prevede una succosa ciliegina sulla torta: l’emerito, moderno, gioviale, superiore Adriano Barone, scrittore e poliedrico artista, terrà un corso di sceneggiatura. Questa cosa dovrebbe far riflettere sulle grandi necessità dei trentenni di oggi: un SUV, degli ansiolitici e raccontare qualcosa a qualcuno. L’imparare a scrivere, giusto per dire, in questa dettagliata occasione ha un costo. Cento euro, tondi tondi. Ognuno ne tragga la dovuta conclusione. Le mie riflessioni sull’editoria, sul sistema, e perchè no sul mondo, verranno rimandate a data da definirsi per non inquinare le acque di questo torrente in piena. Il comunicato stampa, lungo come non mai e scritto da uno che aveva un sacco voglia di scrivere, lo trovate nei commenti. Nel contesto bucolico di Belgioioso, se proprio non siete interessati alla grande ventata di cultura e operosa italianità, potete in ogni caso tenere da conto il grande numero di trattorie e la vicinanza con Garlasco. Dicono che se al posto di Adriano Barone, il corso l’avessero tenuto le Gemelle Kappa sarebbe stato un successone stile Motorshow. Secondo il mio immodesto parere, il tran tran di Garlasco non fa più share, tanto più che è iniziata l’Isola dei Famosi. Per i cultori del genere (non dell’Isola dei Famosi) su eBay è in vendita una copia della locandina dell’evento autografata da Adriano Barone, euro cento, così mi ripago il corso. La mia lista di amici creativi, artisti, geniali, potenzialmente famosi, si allunga a dismisura, anche se il minimo comune denominatore è la sfiancante carestia di soldoni.

Per il primo anno, dopo una lunga serie risalente a qualche fidanzata fa, Cinzia Mani di Forbice non mi obbliga al Milano Film Festival. Il pogo di finti poveri, universitari cool, artisti spiantati e molti fighetti non mi vede partecipe, e la cosa non mi manca. Io sto al cinema come Taricone sta alla poesia contemporanea, come l’Erasmus alla Namibia, e il cinema non sente certo la necessità di un mio parere, pertanto continuo a guardare Harry Potter e i film in seconda serata su Rete4. Abbiamo salutato Lo Ignorante, ormai british per le enormi quantità di birra e sempre più tunisino per l’abbigliamento. Al suo fianco, al posto di Giulia, il vuoto della singletudine. Lo Elegante si presenta a mezzanotte, come la fine delle favole, erutta entusiasmo per i luoghi candidi e provinciali dai quali proviene, delira su Pantigliate, elevata a Nuova New York, e poi si defila per ritornare nella grotta. Parleremo più in dettaglio della rocambolesca vita dell’hinterland, ma non ora. El Presidente si accompagna a una dolce creatura, bella e simpatica, delicata e appropriata. Un trionfo di sentimenti, se non fosse che ella, al secolo Benedetta, appena visto Renation ha un sussulto. I due sembrano conoscersi da una vita. Il silenzio si fa di piombo, solo il molesto ciucciare di cannuccia di Pesce, che ravana sul fondo del bicchiere per raccimolare un sorso di vodka. Sguardi pesanti, occhiate dolci, un passato che riemerge. La verità, come gli stronzi, viene sempre a galla. (Si daccordo, è una brutta metafora). E’ nel salutarlo, che Benedetta compie l’errore che confessa il lungo passato: "Ciao Rocco". Rocco, al secolo Renato, annuisce. Siffredi, al secolo Rocco, non approverebbe. Ma si sa, è molto soggettivo il metro di misura dell’amore. Restate sintonizzati, nonostante questo sproloquio insulso, presto su questi schermi grandi novità, scottanti verità, attualità, Lucignolo, amore, pace nel mondo, qualche tetta, diete su misura, cura per le calvizie, viagra a 5$ e molto altro ancora.

San Francesco da Cologno (est)

Grazie a una fortunata serie di eventi che mi costeranno un rene, ho percorso il viaggio verso la Ridente Multinazionale a bordo della potente Ammiraglia Paterna. Accessoriata per il massimo comfort di viaggio, la vettura possiede una pulsantiera che presuppone un corso formativo adeguato. Fortunatamente è praticamente tutta automatica, nel senso che il solo ingresso la fa accendere ad albero di natale, e buona parte delle funzioni necessarie all’uso in tangenziale (compreso il dito medio fuori dal finestrino lato guida) sono automatizzate. In questo frullato di tecnologia, che consente di percorrere due metri con un litro di benzina, l’autoradio è elemento completamente sorpassato. Mentre cercavo quale pulsante potesse mai farmi accedere alle frequenze FM ho accidentalmente sparato due razzi segnaletici, aperto il bagagliaio, azionato il turbine glaciale, aperto un vano frigo per settanta lattine (vuoto, poichè il signor Padre non prevede il consumo di nessuna sostanza, liquida, solida o in polvere, nel raggio di diversi kilometri dalla sua autovettura), e infine ho trovato quello che cercavo. L’impianto è lo stesso utilizzato per il Festivalbar, riadattato per una perfetta implosione sonora. Ho anche scoperto, tardi ma non troppo, che quelle che credevo essere le frecce erano i tasti al volante per cambiare frequenza. La memoria della radio prevede 950 stazioni, tra cui settanta versioni di Radio Uno, novantasei versioni di Radio Tre e settecento ottanta quattro radio religiose. Essendo plasmata sui gusti paterni, possiede inoltre una ventina di rosari, immaginette, calamite votive, e anche un piccolo altare con cappella privata in fondo a destra. Ho compreso perfettamente la faccia dei miei compagni di coda, quando hanno sentito Radio Maria a volume massimo provenire da un autovettura accessoriata per una rapida sostituzione della Santa Sede in caso di attacco atomico. Nel vano tentativo di cambiare frequenza ho inavvertitamente alzato il volume. L’incredibile forza dell’onda sonora ha aperto un varco nelle vetture davanti, spostandole come cartacce nel vento. Lo spostamento d’aria creatosi ha coinvolto la serra di Cologno, proprio davanti all’ingorgo, dove alcuni mafiosi producono le rose da vendere la sera nei locali. Milioni di petali di rosa (rosa) si sono stesi nel varco apertosi sulla carreggiata. Deciso a rimediare con una fuga frettolosa ho dato gas e mi sono diretto verso il buco. Nel passare, calato nel personaggio, ho dato qualche benedizione qua e là, mentre la maggior parte degli autisti era già scesa dalle macchine e in ginocchio tentava di baciarmi la mano fuori dal finestrino. Nel processo di beatificazione richiesto dal Cardinale di Nova Milanese, verranno considerate anche due misteriose guarigioni avvenute al passaggio della Ammiraglia Paterna nei pressi del locale ospedale.

Questo per giustificare l’assenza forzata da questo posto. Sono molto impegnato ad evitare massacranti trasferte in paesi tropicali e non, e inoltre dedico la massima attenzione al bombardamento di "sostituzioni per ferie" che piovono con abbondanza sulla scrivania. Se a questo aggiungi che la mitica PotterMobile si è fermata per un ritiro spirituale e sono costretto a mezzi alternativi, comprenderai bene come mi sia difficile dare continuità a questo posto.

Solo un breve ma sentito messaggio di servizio: sabato si terrà lo "sbirro Pelato Celibation Party". Guerra simulata, piscina, birra, rhum, spogliarellista (solo se sei sbirro e pelato, insieme. Pelati e basta non vale. Sbirri e basta possiamo parlarne), puttan tour virtuale (sfogliare il catalogo Intimissimi), discoteca, rissa con tamarro locale, pestaggio nel parcheggio, panino, ritrorno a casa. Il tutto organizzato da Renation One Station.

Infradito Infrasettimanale Infrarosso Infrattato

Voto di squadra: 8,5: serate che piegano il corpo ma rigenerano la mente.

L’Elegante: si parte dal festeggiato, in versione impettita e finto rilassata. Personaggio di rilievo della generazione baby boom, ostenta un relax d’altri tempi, ossessionato dal BMW parcheggiato fuori. Il lusso non è per tutti, voto:7,5. L’Ambasciatore ha sperimentato una nuova tecnica per una veloce e indolore ubriacatura: rimane in perenne coda al bancone del bar, consumando il cocktail mentre aspetta il successivo. Genio incompreso, 8. Alla Fede va il merito del regalo meno azzeccato della storia. E si che un regalo all’Elegante è cosa semplice e scontata. Stupenda maglietta da baseball per quindicenni, credo già finita negli stracci per pulire il bmw: voto 7. Un rinnovato Ispettore Monazzo compare durante un appostamento, per 3,12 minuti di conversazione per poi sparire: desaparecido da sufficienza, 6. Il suo assistente, Lo Sbirro Salvo, camuffato contro la parete della piscina, ha vita difficile a proteggere la sua donna dai continui palpeggi di alcuni pervertiti: geloso sugno,7,5. Allo Ignorante le camicie gliele spediscono dall’Associazione Boscaioli Canadesi. Un quadretto flanella improbabile e di scoutistica memoria. Giulia, comprendiamo il tradimento come unica via di fuga. Very good, 6,5. Krine in versione Lourdes, fa una apparizione da sei minuti e poi scompare. Alcuni lo hanno avvistato in una grotta, vestito di bianco con petali di rosa che piovono dal cielo: madonna! 5,5. Adriano Barone, Moderno Scrittore, è una escalation di alcool e sagaci commenti su alcuni importanti fondoschiena di passaggio. Al suo pubblico regala perle rare e molto colte. Sgorbiano, 8. La Signora gioisce delle esibizioni di hip hop, lasciandomi in balia del rhum. Moglie elastica, si innamora di un percussionista, fingendo poi di apprezzare la martellante ritmica da rave sull’Adda. Tre metri sopra il cielo: voto 6,5. All’organizzazione va il merito di una festa really impressive. Unico neo, questa misteriosa associazione “Milano Bene”, camicie con i numeroni grossi, jeans aderenti, lampadati e scosciate: gente da Hollywood, o merda da sbarco, dipende dai punti di vista. Devo delle scuse ufficiali al trio di amiche della Vero, tra cui la ragazza Yamamay. Scusa, ma la commessa di Intimissimi è il riassunto perfetto della donna da cofano, pertanto vesto boxer orrendi con cotone sintetico: come dire mi arrostisco le palle ma mi rifaccio gli occhi. Assenti per infortunio i Back Street Boys del Lorenteggio (a.k.a. El Presidente, Il Bullo e Egofix), impegnati in un concerto.  Poi ti trovi a letto, pieno di rhum e intasato dalla nicotina, a ripeterti che per serate del genere saresti davvero disposto a pagare.  Presto le altre foto.

 

nella diapositiva il quadro "Eleganza, Ignoranza e Panza" detto anche il Trittico della Beleza.

Beleza e molta Eleganza

Non ho tempo. Sono di fretta. Corro. Fumo mentre telefono, mentre bevo un caffè, mentre piscio e con una mano scrivo sul bradipo. Di conseguenza perdonerete la semplicità del messaggio: il 4 luglio il mondo si ferma. Hanno anche fatto un film, "nato il 4 luglio". Ecco, la causa, molti non lo sanno, è il 75° compleanno dell’Elegante. Solo mascheroni di creme indiane, intrugli di the verde e carota messicana, lo fanno sembrare giovane e cordiale. Abbiamo voluto organizzare questa cosa, per il gusto di dire che abbiamo fatto la festa allo Elegante. Pertanto Esso chiedeva che si invitassero tutti. Dato che fatica molto a scrivere sms e mail, mi ha pregato in ginocchio di pubblicare qui l’invito. E di sottolineare che, stampando l’invito e presentandolo all’ingresso delle Piscine Saini, Milano, Mercoledì 4 luglio dopo le ore 21.30, non avrete nessun tipo di riduzione, nessuna certezza di ingresso e nessuna facilitazione a saltare la fila. Sarete comunque i benvenuti. In queste cose, dopo le mie ultime letture religiose, ( ho comprato all’Esselunga il libro del Dalai Lama, sono un uomo diverso, e ho anche più punti fragola), la mia posizione è questa: vi amo tutti, e desidero il meglio per voi, amici o nemici. Però i miei coglioni sono ancora profondamente musulmani pertanto per evitare che si frangano con i vostri sms del cazzo tipo: come ci si veste, e se piove, ma cosa facciamo, ma quando veniamo, ma perchè, chi fa il regalo, cosa si regala, giovedì si lavora, faccio tardi in ufficio, mi sto ammazzando, eccetera eccetera, vi dipingo il quadro.

Il regalo, personalmente, sarà un libro da 5,99€. Se qualcuno vuole partecipare è benvenuto. Siamo già in sei, ma possiamo anche fare tutti insieme lo stesso regalo. C’è una piscina, quindi meglio il costume. C’è un biliardino, c’è un ping pong, c’è un contest hip hop con molti manganelli di colore per le nostre amiche tristi. C’è cuba, ma è mercoledì e giovedì si lavora. C’è la gente Beleza, c’è anche un sacco di gente del PIME, che è una cosa buona. Costa, tutto nella vita costa. Ho finito il tempo a disposizione, e sono con la patta aperta davanti alla macchinetta del caffè con il portatile in mano. Accorrete numerosi e giovani!

Il marketing è una religione che richiede totale dedizione. Adesso debbo andare a briffare per sharare un updating del claim su un concept che non frizzi sul web.

 

La misteriosa apparizione della Kultura

Consentitemi un po’ di preliminari prima di arrivare al dunque del mio idillio amoroso con la Kultura. Come la maggior parte delle divinità, anche la Kultura ama manifestarsi in forme e modi sempre differenti. Ai suoi fedeli è richiesta grande capacità di adattamento, ma come in ogni Paradiso, le gratificazioni superano di gran lunga i sofferti percorsi. Scopo della serata di ieri era, principalmente, scoprire se io sono quello che ha tagliato le gomme a Zop, quello che manda i fiori a Sbucciature, quello che ha rapito il gatto diMr. Barone e infine quello che ha rubato a Melpunk il vinile dei Kassapunka in concerto alla Festa dell’Unità di Sant’Angelo Lodigiano (1994, gran concerto). Una volta appurato che io, in qualità di Franz il Maniaco, ho solamente pedinato per un paio di mesi Zop e ho rubato le calze di lana di Melpunk come feticcio per il mio amore, la cosa ha dovuto prendere forzatamente una piega godereccia. Sicché si è passati al difficile argomento: blogger – psicologia – turbe della personalità. Come una messa senza sacerdote, una discussione tale senza un bravo psichiatra era destinata fin dall’inizio ad affogare in del buon vino rosso. Cosa che ho molto apprezzato, anche se devo ricordarmi di tenere sempre una fiaschetta di rhum nella borsa della Kaffettiera Panzer.  Sulla gelatina di una torta alla frutta si è sollevato il sempre verde must: ma chi pubblica i blogger? Essendo la glaciale risposta sulla bocca dei più navigati e degli esperti di settore, la folla attendeva ansiosa il difficile verdetto. Un blogger non è uno scrittore, è stata la risposta degli scrittori presenti (che fanno, a tempo perso, i blogger). Ho anche saputo che la mia geniale invenzione, il romanzo aziendale, è già un genere esplorato. Cazzo, questa vita da Artista mi riserva solo dolori. Per rimediare all’urto emotivo ho dovuto presidiare il banco del vino, buttandomi su un gradevolissimo bianco caldo. La Proprietaria della Medjugorie Milanese del Noir, tale Tecla, osservava il mio affiatamento con la bottiglia con la stessa passione con cui avrebbe guardato i Teletubbies. Ecco, parlando di Tecla, devo confessare che è facile trovare donne, ma lei rientra appieno nella mia personale idea di Donna. Per una sgradevole questione anagrafica credo di non essere di suo interesse, ma il mio sarà un corteggiamento platonico. Ho addirittura comprato un libro di Sbucciature (Elisabetta Bucciarelli, per dovere di cronaca), pur di stare solo con Tecla. Eravamo persi l’uno nello sguardo dell’altra, attorno a noi solo libri, un registratore di cassa e l’universo quando Sbucciature ha interrotto drammaticamente il momento. Si è sentita in dovere di autografare il mio acquisto, ma era ovvio che volesse mettermi i bastoni tra le ruote. Peccato, ma moderno Jacopo Ortis non demorderò. Tornando alla serata, ho apprezzato molto l’involontario scontro Generazione Br vs Generazione Pr, due mondi, due modi, due scopi, una sola città. E’ anche uscito il solito pezzo: “hai l’età di mio figlio”, che da vero superclassico riecheggia ovunque io vada (tranne, va detto, all’Esselunga).   In qualità di Maniaco, sono riuscito a rubare il tovagliolo con cui si è asciugato Zop. Lo terrò assieme al pezzo di carta igienica che ho recuperato a Le Trottoir, su cui credevo ci fossero tracce di Pinketts. L’ho fatto analizzare, e il referto è stato drastico: 9 parti di rhum, 3 parti di vodka, 2 parti di Gin. Non è una reliquia, è un cocktail. Pinketti Frozen on the Paper.
Bene, e in questo incerto domani, il tuo incontro con la Kultura che cosa ha prodotto?   
Grazie per la domanda. Beh, prima cosa ho messo “dalla parte del torto”, di Elisabetta Bucciarelli, su eBay. Affrettatevi, nell’asta ci includo anche un cavo USB e due pile duracell. Il tutto per poter tornare da Tecla.
Franz: “Tecla, mia moglie ha venduto su eBay il libro di Elisabetta. Che ne dici di vendermene un altro?”
Tecla: “Franz, scappiamo insieme su un isola lontana, per sempre”
Elisabetta: “Scusate, stavo passando di qui. Vuoi che ti autografi anche questo?”
 
Inoltre ho proficui progetti alcoolici con Mr. Barone, volti ad apprendere ancor più a fondo le nozioni base per scrivere un diario di memorie a 28 anni.
Poi vorrei fare quello che faccio da un sacco di tempo: scrivere. Come blogger, come giovane, come milanese, come scrittore, come poeta, come innamorato, come rabbioso pazzoide. Come cazzo vi pare. Ma scrivere, forse come terapia, forse come unica fantasia, forse come arma. Scrivere ancora. Perché prima o poi devo finirlo il mio primo racconto di due paginette.
 
Grazie per le parole.  
(disclaimer: avendo lasciato la macchina fotografica nella moto, ho pubblicato una delle immagini più significative recuperata da un vecchio database di quando pedinavo una tipa. Inoltre ho dimenticato i nomi importanti, per questo fingo di non citarli volutamente, e ho chiamato Federico Maggioretti Federico Maiorana. Avanti di questo passo e il geriatrico è indispensabile)

The Party is on

In preparazione al Compleanno ufficiale del Bradipo, in assoluta anteprima il prezioso invito all’esclusivo party. Dove: Le Trottoir, Milano. Quando: ore 22.29, Sabato 12 maggio. Chi viene: tutti quelli che riesci a invitare. C’è un tavolo, un privee, qualcosa di esclusivo: assolutamente si: un tavolo e quattro sedie. Ci sono free drink e altri loschi trucchi per non pagare il prezioso nettare superalcoolico: ceerto! Come posso ottenerli? In alcuni semplici modi: 1) riconosci almeno sette personaggi sulla locandina, dimostrandoti grande lettore del Bradipo. 2) presentati al locale alle 22.29. 3) partecipa al grande Risiko del Pendolare. Che cazzo è il Risiko del Pendolare? E’ la prima versione umana dell’omonimo gioco in scatola: guadagnati il tuo carro armato vincendo con il tuo obbiettivo segreto, e fatti offrire da bere dal Franz. E per il regalo, c’è qualcuno che fa la solita colletta? No! Metti il tuo obolo nel grande salvadanaio, e dimostra la tua amicizia a Franz. Ma io ho un sacco di altre cose da fare, tra cui: una cena, due aperitivi, un cinema, sono a sciare, provo a limonare con una, ho il ciclo, sono a Londra, sono in volo perchè faccio il pilota, non ho la macchina, non ho soldi, la mia donna ha mal di testa, mi sento inadatto, Le Trottoir mi fa cagare, io vado solo in posti house, non ho più vestiti per uscire, finisco di lavorare tardi, sono emotiva, non c’è parcheggio, sono ebreo e il sabato non posso fare più di duecento passi, odio Pinketts, domani vado a cavallo presto, sono in missione, preferisco la casa139 e ci vado da solo il martedì, ho un concerto a teatro domenica, ballo in un locale per arrotondare, c’è il Milan che gioca contro la Vercellese, sono all’Ippodromo, esco con una velina, domani lavoro dalle quattro, anzi dalle due, faccio il tramviere precario, volevo proprio esserci ma alla fine ho un impegno, cerco di arrivare presto, ma non prima delle due e mezza, io ci sono ma gli altri no, allora non ci sono, ho una cena con i commilitoni poco prima, peccato, esco con i miei compagni del liceo, sono da Mc Donald lì davanti e non riesco a liberarmi.

E’ forse un problema mio?

 

 

L’importanza del Terzo In-Commodor

Arriva finalmente una buona notizia, anzi tre: sabato prossimo starsfucker Night3, terzo episodio della saga. Succose novità: abbiamo eliminato fisicamente Eleonora, quindi la Tanga Competition è uscita dallo scandalo dei voti truccati, ma non solo. E’ con immenso piacere che vi annuncio le novità: innanzi tutto finalmente abbiamo un dj come si deve. Ne includo una breve biografia: da anni attivo nel panorama house dell’alto novarese, è molto conosciuto anche come uomo dell’Ispettore Monazzo: stiamo parlando di Ice da Face Dj. Durante tutta la serata partirà anche l’operazione "Terza Mano anche Gli stupidi Hanno un cuore". In pratica, consegnando agli incaricati una vecchia maglietta che non mettete più (di terza mano), riceverete una fiammante t-shirt starsfucker. Le magliette raccolte verranno date in beneficienza. Come si intuisce, questa serata è intrisa del significato del numero 3. Per questo le Terze Parti ( uomini scelti dal Presidente) saranno giudici di diverse iniziative: TerzaperTutte: a tutte le ragazze con una terza di reggipetto (verificabile al tatto e all’olfatto, me ne occupo io) che consegnano il loro prezioso indumento, verrà consegnato lo speciale BlowJob StarsPack (borsetta Starsfucker più chiupito). I reggiseni verranno appesi al bancone per tutta la serata. La giuria della TangaCompetition eleggerà il migliore grazie a 3 prove (sensuality, imbottity, nasata). La fortunata portatrice di reggipetto vincente avrà il prezioso cofanetto HolaTerza (con maglietta Starsfucker).Non voglio rovinare la curosità, ormai alle stelle, delle masse… quindi lascio che alcune cose vengano scoperte solo al momento giusto.

Per ogni bionda con la terza media, un chiupito gratis (portare certificato). Per ogni coppia che porta il Terzo Incomodo quattro chiupiti omaggio (due per il cornuto). Per ogni gara in cui sei arrivato terzo, portaci medaglie e/o coppe: vincerai favolosi gadgets. Per l’occasione sarà Eletto Presidente della Giuria l’Elegante, in quanto rappresentante della Terza Età.  Tre is a magic number…. e ho detto tutto.

In una saga il terzo episodio è sempre il migliore…

Importante nota (di colore): il nome del locale rimarrà segreto per non creare folle oceaniche già in coda da questa sera.