Positivo!
Incredibilmente, positivo.
Stavo guardando una vacca, o forse una vacca mi guardava, e ragionavo sul fatto che non so interpretare lo sguardo delle vacche. Avrebbe potuto essere un’espressione di odio, o di indifferenza. Mi sono guardato le mani, infreddolite, le strane rughe sul palmo, le gambe sottili, i piedi rivolti verso l’esterno, come una papera, mi sono ascoltato il respiro.
Ho sorriso. La vacca non ha ricambiato.
E’ il primo bilancio della mia vita ad essere positivo.
Proprio nell’anno in cui la parola, positivo, è diventata negativa.
Insomma dire di essere positivi, in periodi come questo, è estremamente negativo. Se sei negativo, sei felice.
Ma insomma.
Ho ringraziato Dio, inspirando profondamente.
Inspirare profondamente, quando ringrazio Dio, mi da una sensazione molto profonda. Mi sembra di avvicinarmi di più a Dio, quando inspiro. Come se fosse dentro di me.
Io sono felice di queste mani, di questi occhi, di questa tempesta di vento e onde, che mi ha portato qui, dove sono ora, davanti a una vacca che mi guarda.
Odio non saper interpretare lo sguardo delle vacche, ma sono certo che la vacca sappia che sono felice.
Ho fatto una piccola borsa, con tutte le cose che non sono riuscito a fare. Ho preso degli elastici, e ho messo insieme le cose che mi sembravano indispensabili, in un unico mazzo. Le tengo per gennaio. Le cose che sognavo di fare le ho messe nello zaino per ultime, così vengono alla mano per prime.
Ho messo dentro anche due cose che vorrei proprio fare prima di morire. Dato che non mi è molto chiaro quando morire, me le tengo pronte. Che poi, magari, una volta morto, ci resto male di non averle fatte.
Grazie.
A tutti quelli che, inaspettatamente, deliberatamente, inconsapevolmente, hanno costruito questo Franz. E a quelli che hanno, provando a distruggere, scavato, permettendomi di costruire fondamenta più solide.
A noi!