Ho passato un gennaio davvero divertente, sotto certi punti di vista. Ho visto Trieste, che sembra strano ma è uno dei posti che ho sempre sognato di vedere fin dal liceo, ho avuto modo di innamorarmi per quasi sei volte, mai di un donn, cinque volte di una moto, una volta di una canzone, ho trovato un ritmo divertente per suonare insieme alla mia rabbia. Suoniamo canzoni orecchiabili, pezzi intimi, magari un giorno faremo un disco, intanto andiamo d’accordo.
Ho dormito male, lo posso dire, ormai siamo alla fine, per quasi tutto il mese. Ho scritto poco, pensato poco, corso poco.
Credo sia colpa del ginocchio destro. A quarantadue anni si può dare la colpa a un ginocchio. Le ginocchia hanno grandi responsabilità. Viene facile, come per la schiena. Incolpare il corpo, per aver fallito con lo spirito, è sublime.
Oltre al ginocchio, destro, non ci sono grandi colpevoli. Ma mi rendo conto che sto lasciando indietro molte persone noiose. Dimmi chi sono, le persone noiose. Può, ad esempio, una spogliarellista, perfetta, con tratti orientali e un misterioso tatuaggio proprio sopra il pube, essere noiosa? Certo che no. A dimostrazione che noia e bellezza vanno sempre insieme, e sono soggettive. Io sono uno che incolpa il suo ginocchio destro, e che si annoia a stare con chi non ammette la sconfitta. Anzi, con chi non la vede. Adoro i perdenti. Perché ho perso tanto, perdo tantissimo, e perderò ancora molto. Adoro chi perde, quando sa di perdere.
Mal tollero le bevande gasate e chi non sa perdere, o non sa di perdere. Chi non sa di essersi perso, mi intenerisce.
Ho deciso di comprare un moto e di fare altre tre cose. E tutte in primavera. Sempre che il ginocchio non mi abbandoni. Ho bisogno di lui per fare molte cose.
Le parole che mi porto via da questo mese sono: redenzione, meraviglia, impotenza.
Che sono come vestiti che vorrei mettere tutto l’anno. Indossare la redenzione, che è più del perdono, più della compassione, calzare la meraviglia per correre, appoggiarmi sull’impotenza, che è un morbido confine.
Se tutto procede bene, questo anno potrei usarlo per imparare a perdonare. E per usare una scusa qualsiasi per comprare questa nuova moto.