Discorso Per Lo Sposo

Luglio, 2014, lo dico per chi credesse si tratti di fine ottobre. 
 
Carissimo fratello,

Carissimi tutti,
 
è sempre molto difficile prendere la responsabilità di un discorso, per lutti così grandi.
Anche se il cordoglio per un amico, la devastazione per un fratello, lo smarrimento per un bravo uomo, sono fortissimi, dobbiamo alzare i calici e brindare, perchè così vuole la tradizione. 
 
In questi istanti, noi tutti siamo portati a vedere solo il cielo nero, le nuvole basse, il freddo del vento. 
E’ normale. 
Siamo Uomini.
 
Parlo come un fratello, per un fratello. La nostra amicizia, che tante volte ci ha salvato, questa volta nulla ha potuto, davanti alla forza di un temibile destino, davanti al vorticoso disordine della vita, davanti a un matrimonio. 
 
Come moltissime delle malattie sessualmente trasmissibili, anche il matrimonio, complice la scarsa sensibilizzazione della popolazione giovane, agisce nel chiaroscuro del detto non detto. 
Si fa poco, consentitemi amici una piccola digressione politica, per arginare questa emergenza. 
 
Ma chi siamo noi, per giudicare le scelte di un uomo?
Chi siete voi, gentili ospiti, parenti, colleghi, semplici scrocconi, per giudicare quest’uomo che ha scelto, nel pieno delle sue facoltà, deliberatamente, un così terribile modo di morire?
 
Perchè, perdonatemi, ma la domanda è solo questa. 
 
Noi, amico fraterno, siamo fratelli. Uniti dalle cicatrici della vita, uniti dalle gioie, uniti dalle noie, uniti dalle    . 
 
Noi, uniti dalla Brotherhood, abbiamo deciso di camminare insieme, abbracciati, verso il destino.
E noi, fratello, cammineremo abbracciati con te. Perchè mai ti lasceremo. 
 
Lo abbiamo scelto. 
 
Di non lasciarci mai. 
 
E questo faremo. 
 
Uno dei capisaldi della nostra fratellanza è il rispetto delle scelte, questo gentili ospiti e pavidi scrocconi dovete saperlo. Noi non giudichiamo le scelte dei membri della fratellanza. Le appoggiamo. 
 
E anche in questo tragico errore di valutazione, noi ti appoggeremo. 
 
Fratello. 
 
Lasciami però dire una cosa, davanti a questo caro pubblico di, tutto sommato, persone che ti conoscono o fingono di farlo. 
 
Tu sei un uomo tutto d’un pezzo. Onesto, deciso, forte e molto pragmatico. 
Tutti difetti che, in un modo o nell’altro, ti si ripercuoteranno contro durante la tua vita. 
 
Tu sei anche l’unico tra di noi ad essere in grado di essere estremamente posato nella vita, e completamente psicotico in moto. Questo porta a quel tuo tipico stile di guida che i più definirebbero da pazzo mentecatto. 
Ma noi ti appoggiamo. 
Quando hai sorpassato su un rettilineo davanti a Camp Derby, un autoarticolato, rientrando per evitare l’autobus 55, rimanendo vivo per un soffio. Eravamo li.
Quando hai sorpassato, in curva cieca, le lo hai fatto in molte regioni italiane e anche in terra francese, noi eravamo lì.
Quando ti fai interi pezzi di autostrada a 195 orari, senza senso, zigzagando tra le corsie, noi siamo li.
Indietro. Per sicurezza. Ma siamo lì. 
 
Abbiamo affrontato insieme la pioggia, il vento, la sabbia, la salsedine, le montagne, i laghi, i canyon. E siamo tutti qui. Che statisticamente è già un bel paradosso. 
Affronteremo insieme anche questa. 
 
Tu sei un uomo di fede. Credi in Dio. A vedere come guidi, lui crede molto in te. 
Sei ricambiato nella fede. Sei fortunato. 
Tu sei un grande lavoratore. E questo fa di te, potenzialmente, un futuro apprezzato professionista.
Nessuno, tra i tuoi famigliari vecchi e nuovi, saprà di quando giravi per Ostia nudo con il casco, o di quando a Saint Tropez hai ballato freneticamente con una amabile signora di 87 anni. Abbiamo i video. Ma li terremo per noi. 
 
Tu sei un uomo molto sensibile. Questo fa di te potenzialmente, un buon padre. Oppure un serial Killer. 
Oppure tutte e due le cose. Che tra l’altro va di moda. 
 
Tu sei un romanticone, un tenero, un docile mulo delle fatiche dell’amore. 
Ti inerpichi, per amore, sulle mulattiere della vita. Non parleremo qui delle mulatte. Abbiamo le foto. 
 
Fratello, auguri. Davvero. Ti serviranno. 
 
Di lei, nulla possiamo dire. 
Una donna perfetta. Ricordo ancora quando l’abbiamo conosciuta, a Trastevere, alle cinque della mattina, completamente ubriaca, in mezzo a degli inglesi travestiti da senatori romani. Se la prima impressione è quella che conta, è stato bellissimo. 
Lei ti ama. E tu la ami. 
 
Che abbia chiaro, lei, che se ama te ama anche noi. 
E noi ameremo lei. 
 
Stai facendo, fratello, un passo importante della tua vita. Non sarà l’ultima volta, certo. Ma è importante. 
Godi di questo, e sii felice. 
 
Fratello, per amore stai facendo questo passo.
E io devo dirti, fallo. 
 
Perchè per Amore vale la pena di vivere. 
 
Delle nostre cicatrici, e del nostro cammino, molto possiamo raccontare. Ma è solo per Amore che vale la pena vivere e, come nel tuo caso, morire. 
 
L’Amore è tutto. 
 
Di questo ne ho certezza. 
 
E per questo io sono felice, nel segreto del mio cuore, per te. 
E anche per il parroco, che comunque la sua bella cifra l’ha intascata. 
Per amore. 
 
Forse, fratello, sbaglieremo e inciamperemo. 
Ma se lo facciamo per amore, ci rialzeremo. 
 
Per questo ti dico, fallo. 
Rispettala, portale dei fiori, seguila, precedila, accompagnala, sorprendila, falla ridere, imbarazzala (non in senso ginecologico, ma poi anche si), proteggila, baciala tra dieci anni come oggi e oggi come non fosse mai successo. 
Prendi la sua pelle, e fanne il tuo vestito. (ricorda che è una metafora). 
Prendi le sue labbra e fanne la tua casa. 
Prendi il suo destino, e fanne uno solo con il tuo. 
Fate di voi una casa capiente, perchè l’amore invade. 
Fate di voi un fiume che scorre, perchè il percorso è tortuoso per chi non sa essere acqua. 
Fate di voi un profumo dolce, perchè gli altri capiscano che abita l’amore in voi. 
Non avere paura del destino, sorridi al presente insieme a lei. 
Non addormentarti mai senza averla amata, non alzarti mai senza averla baciata.
Sorridile, perchè in fondo siete complici di un crimine. 
Piangi con lei, le lacrime lavano i dubbi.
Stringiti a lei quando avrai paura. 
Stringila quando lei ne avrà.
Se avete paura tutti e due, chiamate qualcuno che vi stringa. 
Non avere paura del suo passato, non spaventarla con il tuo passato. 
Non serve a niente. 
Ammetti le tue colpe e chiedi scusa. 
Perdonala, perlomeno un po’. 
Insomma, non ti devo insegnare certo nulla, soprattutto io. 
 
Ama
 
Questo, fratello, è quello che mi sento di dirti. 
Ama. Non sbaglierai mai. 
 
Condoglianze, fratello.
Che Dio ti abbia in gloria. 

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