Solitamente la sera sulla tazza mi piace avere letture di un certo spessore. La mania di leggere (di mania si tratta) riempie le mie giornate scandendone i momenti. Sicchè, per l’ultimo contatto con il mondo nella mia giornata, ho un portfolio di letture ambiziose: Poesie di Umberto Saba ( sfogliate una volta), Manuale di Letteratura di Puppo ( usato come supporto per il portaborotalco), Quattroruote, Dueruote, Ruote (di cui leggo avidamente come un broker i listini prezzi, chissà poi perchè). Ma a farla da padrona sono i prodotti cosmetici, con le loro conturbanti etichette. Ho una vera e propria cultura sui misteriosi ingredienti con cui viene creato uno shampoo antiforfora, che poi sono gli stessi del dentifricio (eccezzion fatta per il mentolato) e anche gli stessi del dopobarba (tranne alcool e gelatina). Le grandi multinazionali della cosmesi mi tengono d’occhio, e io dalla mia ho iniziato un considerevole campagna di risparmio: uso il dopobarba per lavarmi i capelli, i denti, per il bidè e infine come dopobarba. A oggi non rilevo nessun particolare effetto, se si esclude la forfora sui denti e una carie tra le dita dei piedi.
Proprio sul finire dell’atto fisico dell’espulsione dalle mie mebra degli scarti alimentari, mentre iniziavo a pulirmi con i cotton fioc ( molto utili anche come spazzolino e come sigillo salva freschezza in cucina), ho iniziato un comodo elenco dei multiutensili che si trovano in bagno.
Per chi è deciso a risparmiare, e a monetizzare le sue entrate sviluppando con creatività un life style moderno e attento ecco una concisa lista:
lo spazzolone del cesso: molto utile anche come scopa e spolverino, ha la sua vera vocazione nel diventare un indispensabile stampella per infortunati.
il tappetino della doccia: ideale come coperta per la notte o plaid per romantiche serate sul divano.
i cotton fioc: vero must, i cotton fioc si possono utilizzare praticamente per tutto: posate cinesi, spazzolino da denti, cacciavite. Se impregnati con inchiostro sono delle stilografiche molto cool. Mai più senza i cotton fioc. Tra l’altro i migliori sono quelli Esselunga, non tanto per la qualità ma perchè il sig. Slunga non si vergogna di scrivere che il cotone naturale i suoi bastoncini non lo hanno nemmeno mai visto.
I rotoli di carta igenica: va da se che in un bagno fornito di rotoli almeno a 2 veli sono totalmente superflui asciugamani e strofinacci. Inoltre sono ideali tovaglioli monouso. Cinque strappi sono anche un igenico zerbino per l’ingresso.
Il borotalco: ottimo per le impanature in cucina, fantastico concime per le piante, e notevole se allungato con acqua come pasta creativa dipo DaS.
Con questo lifestyle ho risparmiato più del 50%, e ho anche fatto tendenza. Ci è rimasta male solo la Signora, quando ha scoperto che per la casa nuova sto spingendo diversi strappi di carta igenica per fare le tende.
Buon viaggio allo Ignorante e Giulia, che espatriano oggi per il suolo inglese.
come stai?
siccome sono povera nella doccia ho la tenda… anche quella non male al posto della carta igienica…
aha ha hahhaha