Si può dire di no a un sacco di cose.
Quest’anno ho imparato a dire di no alle tentazioni, alle imposizioni, alle superstizioni.
Ma non riesco a dire di no alla primavera.
Manco fossi una rondine.
Ho comprato un LC8. Un motore rabbioso e stupido. Due cilindri troppo potenti per i boschi, per la strada. Per quasi tutto.
E alla fine mi sono trovato innamorato. Mi innamoro del ferro, della ghisa, delle imperfezioni e dei sogni.
Lo faccio da sempre.
Ho finito Satelliti, quattordici racconti sugli amanti. Che è il mio modo di scrivere sull’amore. Stanotte dovrei ricevere la bozza finale. Mi piacerebbe vendesse molto, per prendermi un altra moto.
Ho cambiato lavoro. Ci ho messo un po’ a fare spazio ai sensi di colpa e ai dubbi in cantina, ma poi ho trovato uno svuotasolai che se li è portati via tutti. E basta.
Basta nel senso che poi crollo a letto. Spossato.
Perchè mi piace sognare le rivoluzioni ma poi a farle mi stanco un sacco