Qualche tempo fa ero seduto su uno scoglio ad ascoltare il mare di Genova, cercando di capire due cose fondamentali: da che parte stesse montando il vento e cosa sarebbe cambiato nella mia vita con un figlio. Ci sono cose che non si possono spiegare facilmente, come i cambiamenti del vento. Il Maestrale arriva sempre, il Libeccio bidona la costa come una modella un party di seconda categoria. Avere un figlio, invece, non centra molto con le questioni di vento. E' più una questione di testa, pancia e coglioni. Ormai ci siamo quasi, penso la sera, mentre osservo la Signora alzarsi regalmente dal divano e portare la pancia nel letto. Ho sempre pensato che le donne incinte abbiano qualcosa di magico, regale, deciso, nel camminare con la pancia dritta fuori, verso il mondo. La sua pancia è rotonda, perfetta, gigante. Assomiglia a un sentiero sul mare, ci si può appoggiare l'orecchio per cercare di ascoltare, ci si può parlare a lungo, aspettando risposte. Essere padri è una cosa che comincia lentamente. Anche se tecnicamente si tratta di un inizio decisamente repentino, la questione morale arriva dritta in gola dopo mesi di stretta osservazione della pancia e della sua portatrice. E' la prova che tutto, sommessamente, funziona alla perfezione. La vita, i suoi ritmi, i tuoi trent'anni, le stagioni e la magia della pelle sudata.
Non potrebbe essere migliore, la mia vita, adesso. Aspetto pazientemente la Signora, mentre lentamente porta nostro figlio in giro a vedere il mondo. Penso a quanto sia semplice, naturale, ovvio, che la felicità si sieda nei posti più ovvi, scontati e prevedibili del mondo, come su una coppia che aspetta un bambino. L'anima fa a pugni con la pancia, qualcosa che si avvicina molto a una storia perfettamente scritta che leggi nel momento giusto. La rabbia fa spazio alla pace assurda di un essere che non parla, non vede, ma già ascolta.
Sarà tra noi nei mesi caldi, quando il Maestrale prova a togliere le speranze di una pioggia rinfrescante. Sarà tra noi nel momento migliore dell'anno, quando tutto, anche un bambino, avrà il meglio del mondo.
Life is short, fritz. Surf it.
Magico.. (:
A.
Questo è quello che ti aspetta tra qualche anno, caro Gigio
Forse non ci crederai… ma ieri sera a mezzanotte, mentre mangiavo da solo una triste insalata (a salvarla c'era, per fortuna della buona mozzarella di bufala) per una serie di associazioni mentali che no ti sto qui a raccontare mi sei venuto in mente… chissà coma sta il Franz? il matrimonio? il lavoro? avrà avuto dei figli?? poi mi sono ricordato del tuo blog e sono andato subito a sbirciare… con immenso piacere leggendo questo post ho scoperto che stai per diventare padre… CONGRATULAZIONI! E' in assoluto la miglior cosa che possa capitare ad un uomo! Emma, la mia piccola, ha 14 mesi ed è la gioia della mia vita!.
Mi farebbe molto piacere vederti.. non so… per una birra in onore dei vecchi tempi… o un bicchiere di rhum per brindare a quelli futuri… spero presto.
Il mio cell è sempre il solito
Un abbraccio a te e alla tua famiglia.
FLC
p.s. complimenti per il blog, è un piacere leggerti!
FLC?
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