è stato guardandoti… ovvero il peso specifico dell’amore

questo post parte con le scuse. Tutti a mangiare la pizza… e Franz che rimane a casa. A scrivere. Eppure ho i miei motivi. Poi il benvenuto: un nuovo membro si aggira nella redazione. Gli obbiettivi di questo nuovo anno sono chiari: è il blog di tutta la comunità. Dietro l’amabile soprannome, e l’estasiante penna chi si nasconde? Forse l’Ambasciatore?


bando alle ciance: ecco la tranquilla e ragionata domenica che si conclude con un tramonto superlativo, nuvole rosse e nere, sole che si spegne dietro i palazzi. Sono quei rari momenti in cui amo Milano, la sua aria, il suo cielo. Il tutto cade in una giornata un po’ particolare. Alla fine della quale avevo bisogno di camminare da solo. Respirando l’aria, guardando il cielo, contando i nomi sui citofoni, toccando le impalcature e le foglie per terra. Il tutto sollazzandomi nella profonda convinzione della mia ragione. Ecco il punto: ho ragione. Ne ero sicuro. Parto da lontano: i miei voti di presentazione alla maturità nelle materie scientifiche: 4,3,4,3,3. Non male per un liceo scientifico. Voto d’uscita: 42 (che per quelli che non capiscono non si legge quarantadue ma “vai via con un calcio in culo”). Euppure ero sicuro. No, non me la raccontavano giusta: non c’era nessuna bellezza in una funzione. E non era certo colpa mia se non riuscivo nell’innamorarmi di un solido in rotazione. E non sapevo a memoria le leggi che permettono a un aereo di volare. Un’aereo vola, taglia il cielo con le striscie bianche, illumina la notte quando guardi le stelle. Vola e basta. Ero sicuro non fosse così… E oggi finalmente ho preso la mia rivincita. Ecco a voi la tesi che sconvolgerà il mondo della fisica, distruggerà le menti di molti scienziati e appannerà Newton & soci: la legge di Franz sul mondo: “il peso specifico delle cose varia da persona a persona, da momento a momento, da situazione a situazione”. Svolgimento: domenica mattina, matrimonio di amici, non trovo posto a sedere, chiesetta di paese stracolma. Sorridono tutti, per forza è un matrimonio. Mi stacco dalle parole del prete, e osservo. Mi viene da dio. Giro tra le facce. C’è il fotografo, mille matrimoni alle spalle. Foto d’ordinanza. Ci sono i genitori. Ci sono i testimoni, gli amici, i parenti. E poi ci sono gli sposi. nel nostro caso davvero una bella coppia. Arriviamo al fatidico scambio di anelli. Un anello ha un peso specifico misurato secondo le leggi del mondo: 10 grammi. O più o meno. Ma possiamo chiedere allo sposo. Quell’anello, questa mattina, pesava molto di più. Il peso più grande che si possa portare. Chiedete alla sposa, sarà lo stesso. Chiedete al padre della sposa, quanto possa essere stato pesante il braccio di sua figlia nei passi verso l’altare. Chiedete quanto può pesare la penna con cui firmerete il mutuo della vostra nuova casa. Eppure era la stessa bic blu con cui avevate scritto un sacco di volte. Possibile che cambi di peso? Chiedete al soldato, quanto pesa quel proiettile pronto a uscire dalla canna, mentre lui mira un uomo. chiedete al chirurgo quanto possa pesare quel bisturi che taglia la pancia di sua moglie. Beh, è universale. provate a negare la mia tesi. Misuratelo come volete, ma quell’anello pesa 10 grammi solo per le regole. Chiedete a un ex fidanzato, che in fondo alla chiesa pensa e sorride. Chiedete. Sappiatemi dire. Dubito si possa negare la mia tesi. e se da cosa nasce cosa, il resto della giornata è passato in riflessioni sul tema. Sul peso dell’amore. O sulla sua leggerezza. Semplici riflessioni su cosa conti davvero nella vita. Su come si possa fare e disfare, progetti e ambizioni, ridere e andare avanti. Su come solo l’amore conti davvero. Che sia leggero o pesante. E anche se avessi torto (ma ne dubito fortemente), almeno ho trovato un sacco di cognomi divertenti nelle vie qua intorno.


Ma ne sono sicuro.

11 pensieri su “è stato guardandoti… ovvero il peso specifico dell’amore

  1. Davvero ragionevole la tua tesi. Ma se ti dicessi che l’amore è solo un momento della vita. e che tutto finisce. e che il mondo va avanti lo stesso? Comunque bello che tu ci creda. Bello per te e per chi ti sta vicina. Beati voi

  2. Ciao! posso capirti..e non credo che il peso specifico dell’amore sia proprio di 10 grammi. Anzi è motl di più.
    Grazie della visita al mio blog.. vieni a trovarmi.. sono certa che abbremmo tanto da dire

    ti saluto

  3. Piccole riflessioni o grandi uomini? Da quel che dici pesa molto di più di un anello. Ma è così per tutti? Dimmi che basta un anello per crederci e me lo compro! scherzo! grande tesi…

  4. prima…per telefono…non avevo capito…ora sì!ora sì che capisco cosa cercavi di dirmi.bhè che dire in più oltre a quello che già hai detto, è così e niente più. purtroppo, peccato, per fortuna, meno male non lo so la risposta come dici è così soggettiva che non posso permettermi di rispondere per gli altri. prima mi hai chiesto secondo me quale fosse il peso specifico dell’ amore, io lo so, e non è un peso specifico ma un costo. quanto mi è costato l’ amore? quanto ho pagato per amare? il prezzo sono stato io, la mia persona forse parte della mia anima…il peso specifico, forse, è la naturale conseguenza

  5. Saggio Luca. Sembri stupido. O forse sono le persone che frequenti… si, forse non si tratta di un peso ma di un costo. Quello che si ha paura di pagare quando si rimane scottati una volta. Si, hai ragione,il costo. che prezzo!

  6. … e tu quanto ti senti disposto a pagare?quando hai finito tutti i tuoi risparmi,quando ti senti spossato,stanco di pagare e finalmente non vedi l’ora di riscuotere tutti i debiti d’amore che qualche ladra d’emozioni,o di finte tali, ti ha derubato….invece è proprio quello il momento del vero “imprenditore d’emozioni”!! riaprire di nuovo un mutuo con il destino,sperando di non fallire un’altra volta…e ricordati…le cose pregiate si pagano care…e per i sentimenti non c’è sconto! crine

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