The Bradipo’s friends

Questo post deve percorrere molte miglia, passando tra gradi Celsius e Farenith, misurando distanze in pollici e piedi, saltando da un inverno a una estate, parlando comunque la stessa lingua, per raggiungere i nostri due studenti missionari. Sono diversi i fattori che accomunano il momento storico dei nostri due Studenti in Erasmus Ritardato. Alla partenza entrambi non conoscevano una parola di inglese, ed entrambi hanno scelto due paesi anglofoni, entrambi parlano spagnolo, entrambi sono eterosessuali, entrambi sono attenti alla linea e sono sportivi, entrambi sono laureati, entrambi non sapevano cosa fare, entrambi ignorano il significato di "periodo sabbatico" ma lo hanno messo in pratica. Ed entrambi hanno scelto paesi dove io non sarei mai andato. Willy è insabbiato nelle nebbie londinesi, e manda preoccupanti SMS in inglese (!) che annunciano party e devastazioni. La Simo scrive sul Bradipo ogni due ore "non dimenticatemi" ossessivamente terrorizzata dal fattore distanza e intanto se la spassa a surfare sulle coste australiane. Willy dovrà scappare dalle famose bellezze inglesi, e la Simo starà evitando che un pettoruto surfista si insidi nel suo costume da bagno. In tutti e due i casi sventola alta la bandiera bradipa. Questo post possa ufficializzare alla Simo che non la dimenticheremo mai, anche se decidesse di trasferirsi a Birsbane. E mentre penso a Willy mi viene da ridere. In meno di tre mesi è passato dalle copertine dei rotocalchi di Formentera a Cortina, passando per le spiagge brasiliane e arrivando in un club londinese. ( tra l’altro stasera c’è Ministry of Sound in Chors Street, lo dico solo per sottolineare che sono internazionale). Ospiti di due popoli che hanno dato al mondo personaggi di un certo rilievo come Carlo, gente che gira così, abituata a questo clima e che si diverte così. Ma anche un popolo profondamente attaccato alla bandiera, che strippa per questo e questo. In fondo, nonostante la stupidità dei popoli anglofoni (1 e 2) la cosa più bella che c’è alle spalle è il viaggio e tutta la ricchezza di quello che ci sta dentro.

PS: per chi non si fosse ancora stufato dei collegamenti consiglio questo blog. Resto dell’idea che il mondo è bello perchè è vario.

PS2: quasi mi ricredo a proposito di Fabio Volo. Sentendolo dire la prima cosa spiccatamente intelligente ed autonomamente pensata. Infatti il pubblico mi da torto, cassando la sua frase. E allora capisco. Volo non è uno stupidone qualunquista. Lo vuole il suo pubblico così. ( in riferimento alla frase: " il contrario dell’amore non è l’odio, ma la paura", che è sua, ma rimane una gran verità.

3 pensieri su “The Bradipo’s friends

  1. ho piantato la bandiera bradipa in terra aborigena!!!! cmq il sogno australiano sta diventando una normale routine…..credetemi l’italia non ha nulla da invidiare a qst paese inculatissimo, parente stretto del regno unito. ok è estate, c’è il sole…ma ogni secondo ti ricordano che lo skin cancer è in agguato, quindi protezione +30…e poi qui la vita non è solo surf, credetemi. se vivi in città ti sbatti come a milano. se vivi a byron allora surfi tutto il gg come un fottutissimo fancazzista, figlio-di-papà. moral:you can be here but you’ll live a normal life…but i don’t give up.

    la cimo
    ps:thank u 4 your call!!!!

  2. Bello..grazie!!
    Stasera sono comunque indeciso se andare al Ministry of sound o al Fabric!!
    Dimenticavo..posso fare il figo e menarmela un po’? ma io e la cimo abbiamo in comune anche un’altra cosa!!

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