Nel girovagare per tutti i mari del sud, il sirenetto ha al suo attivo un intero archivio di foto dove compare: 1) da solo 2) in posa. alla oggettiva ammissione di valore del suo addome sono però costretto nell’aggiungere che… depilato è davvero gaio.
il teo
Prima ancora di iniziare…
Prima ancora di iniziare, ricominciare, ripartire, è cosa dovuta sottoporre al pubblico diletto l’occasione lieta del 3 settembre. Nello stesso giorno, solo con due anni di slittamento, Nostro Signore ha avuto la stupenda idea di donare al mondo due tra i più sorprendenti esemplari della razza. Narra la leggenda che l’Immenso volesse riprodurre in un’unica creatura tutti i difetti del creato. Così fece Renato, rendendosi conto di aver dato al pargolo l’astuzia del colombo, la saggezza della talpa, l’odore del rinoceronte, gli occhi della triglia e la panza del canguro. Deluso dal risultato l’Immenso si prese una pausa, un lungo momento di riflessione. Solo dopo questo periodo ebbe la forza di riprovarci. Al nuovo pargolo diede il cervello del picchio, i capelli del pappagallo e le gambe dello struzzo. Avendo preso tutto dal mondo dei volatili, per l’uccello del bimbo volle riferirsi al mondo dei pesci, donandogli le potenzialità di una carpa d’allevamento. E così nacque il Teo. Orripilato dal risultato, narra sempre la leggenda, il Signore non volle più fare tentativi. Solo in alcuni momenti di rabbia, nel vivido ricordo del fallimentare esperimento, si limita a mandare sulla terra qualche catasrofe adatta al suo dolore. Ma ogni 3 settembre si ricorda, ride e prende due nuvole, il ghiacchio delle montagne più alte, il rhum più buono e la Coca Cola (la bevanda che viene direttamente dal paradiso). Miscelando tutto e ridacchiando si fa un cuba e ci ride sopra. Beato lui… auguri ragazzi!!!! Buon compleanno
Che Cavolo Stai Dicendo Willy?!?
Nell’afa che nulla muove, milano a luglio, una città per sopravvissuti. Sognando le onde, con le previsioni che danno calma piatta ovunque, si passano le serate a lucidare le tavole, telefonando e mangiando cinese. Cos’è il genio? il genio scopre tra i mille negozi di Milano quel singolo oggetto, quella cosina, quel suppellettile, che profuma di successo. Ho dei testimoni… lo giuro. Mi diverto. è andata così già due o tre volte nella mia vita. e il piacere è sapere che dopo qualche mese tutti avranno l’oggettino in questione, mentre tu sei alla ricerca del nuovo. Così, scavando qua e la, cosa ti trova il vecchio Fra? Ti trova una magliettina di Arnold. La frase è mitica. Il pensiero va subito a Wilson, per gli amici Willy. Mai maglietta fu più adeguata. E la certezza di aver trovato l’ennesima tendenza è negli sguardi della folla del sabato sera milanese… Ah, la moda….
Pavesini per tutti, pavesine per i super Eroi
nella vita di un super eroe niente è lasciato al caso. Il peso delle responsabilità è altissimo. Lunghe giornate di studio e allenamento. Notti insonni per salvare l’uomo comune. E sabato 5 giugno parte, come dimostra la foto, con i nostri super eroi chiusi nella Tana Della Mutanda (conosciuta come Mutana), il loro rifugio super tecnologico. i due studiano delle slide sulla provincia pavese. Indossano il tipico costume da carcerato, per non farsi riconoscere. La chiamata anonima arriva alla Mutana nel pomeriggio. Le donne pavesi hanno bisogno d’aiuto. C’è troppa poca dolcezza nei corteggiamenti dei loro maschi. Troppo poco amore nelle loro serate. Infatti tutti sanno che i Pavesini sono senza zucchero. I nostri due super eroi si preparano a una missione difficile. Approdano sulle sponde del Ticino in un clima invernale. Qui prendono il polso della situazione dividendosi le missioni. Slip Man collauda sdraio e amache del locale, Slim Man il ruhm locale. Il momento di entrare in azione è arrivato così i due si dirigono al Camillo, famosissimo locale open di Sommo. L’atmosfera è da Disco Inferno. Il locale sorge accanto a una pozza (unico allevamento intensivo di zanzare). Con il primo cuba i due carburano e decidono i piani di attacco. Slip Man inizia il movimento d’anca, infallibile arma di broccolo. Slim Man si dedica alle tribune, iniziando pericolosi broccoli incrociati. Il vincitore morale della serata è Slip Man, che riesce a vincere un combattimento contro il mostro finale: Culo Alto. La famigerata Culo Alto sfodera la sua arma ballando: pantaloni che cadono come mele mature. Slip Man non si fa intimorire e al grido: “culo alto ci fo un salto“, attacca con un movimento d’anca che blocca la malcapitata. Slim Man dal canto suo si produce nel “broccolo della pavesina fidanzata”. Con fidanzato di fianco. Il match è duro, il fidanzato anche, ma Slim Man esce vittorioso con il numero salvato in sim. I due a bordo della scoppiettante SlimMobile, fanno ritorno alla Mutana. Grazie ragazzi! le pavesine sono salve… vi siete mangiati i pavesini in un boccone… perchè ogni ora è quella giusta per mangiarsi un pavesino. dal nostro inviato: Anita Blond
gli effetti collaterali della brianza…
mi trovo costretto a recensire una serata dai molteplici effetti collaterali sulla famiglia allargata dei bradipi. Vengo subito al dunque, al nostro arrivo alla Pizzeria Più Buona Del Mondo (recensione della Guida Tina 2004), in quel di Casate Novo (Brianza alcoolica) ci vengono presentati quarantasei commensali di cui non ricordo un nome. L’occasione è per festeggiare le partenze del team IulM Animatrici, infatti Mara è in partenza per i lidi egizi e Tina per i lidi sardi. Il clima si fa pesante fin dal momento in cui la Chicca capisce che non può fumare dentro alla pizzeria. Per ripicca ordina una pizza abominevole con patatine fritte. Mi dilungherei troppo se elencassi tutte le favolose ordinazioni che hanno accompagnato la cena, chiusasi in un clima famigliare e amichevole, tra saluti e bacini. Qui il primo dubbio, poi divenuto certezza: che le brianzole siano affette da una particolarissima sindrome che le porta a salutarsi un centinaio di volte ? La prova nel commuovente siparietto inscenato fuori da un locale di Arcore da Mara e Valentina(?). da qui il nome di sindrome del che carinoooohhohho. le due si salutano una settantina di volte fino alle minacce di morte del gruppo. Mentre il sottoscritto crolla in una devastante crisi di astinenza da ruhm (sindrome del cuba), Sara inizia a subire gli effetti della sindrome di Gavi, che la porta a formulare frasi incomprensibili del tipo: “ehi che ne dici di un nospi? che so troppo presa bene, apizza chi arrizza?” La ragazza viene sedata e il gruppo riparte alla volta di altri tredici locali, tutti tassativamente chiusi (sindrome della sfiga), e comincio a soffrire della particolarissima sindrome del rappresentante (sindrome della Esso). mentre il cielo propone un inzio di albeggio approdiamo a una baracca infrattata dove il proprietario propone la notissima simpatia brianzola, tentando subito di cacciarci. qui inizia a consumarsi la piccola tragedia del nostro amico Teo. il giovane inizia a straparlare, strabuzzando gli occhi e sbadigliando ossessivamente. Durante il viaggio di ritorno, mentre Sabino viene colto da un raptus della Sindrome della Decappottabile (che porta a non riuscire a leggere i cartelli della tangenziale), Wilson continua uno sproloquio sui sintomi della ormai celebre Sindrome del Teo. Confondendola con l’anemia mediterranea (senza nessun nesso logico, forse preso da dislessia mediterranea, o da anemia celebrale), elenca i disturbi di cui soffre e di cui tutti eravamo da tempo a conoscenza. Sonnolenza improvvisa, farfugliamento di concetti astratti dopo mezzanotte, strabuzzamento oculare, impotenza, senso di spossatezza (davvero raro in primavera…), disturbi alla circolazione, ingrossamento delle terminazioni falliche, tremori, nausea, bisogno di ferro (solo di cavallo), e in ultimo incapacità di gestione degli arti superiori. personalmente aggiungo quello meno evidente ma più pericoloso: bisiosità accentuata nelle ore notturne. Che sia l’aria della verde e ricca Brianza ad avere questi effetti collaterali? Aggiungo nel finale le sindromi più comuni, alle quali siamo abituati: La Sindrome del Cugino It, che prende la Chicca quando va in macchina e che porta la stessa a guardare fuori dal finestrino aperto con tutti i capelli in faccia (chissà cosa cazzo guarda….) e la sindrome della Tetta Disturbata, che prende la Tina che indossa oscene magliette per mimetizzare l’impianto mammario con righe e fantasie forse solo immaginate prima. (per fortuna)
Dario Acerbo Quinto Salesiano
Vercellese… campioni del mondo
Quinto Romano, ore 18.00. Tribune gremite e striscioni a bordo campo accolgono l’ingresso delle finaliste. Atmosfera da big match, odore di salamella e tabacco. La partita inizia con una Vercellese lucida e pronta e un Buccinasco che soffre la velocità del centrocampo e delle punte. Bianchini inaugura il festival dello spreco dei padroni di casa, che potrebbero dopo mezz’ora essere già sul due a zero. Per merito di un arbitraggio isterico e per la tensione, per vedere un paio di passaggi bisogna aspettare parecchio. I ragazzi del Buccinasco sembrano più impegnati a minacciare con sguardi e spinte i padroni di casa che a giocare a calcio. La difesa della Verce è ben assestata e un Rossi in vena dona grandi cavalcate sulla fascia. Visentin è in partita, soffre, corre, suda e puzza,si agita ma torna sempre a pressare. Il portiere, di cui ignoro il nome, passa buona parte del primo tempo a girare le salamelle fino a un malinteso con Wilson. Il fattaccio genera un calcio piazzato da venti centimetri dai pali. A batterlo è un anonimo numero 8 del Buccinasco che si è dimenticato di togliere il ferro da stiro dai piedi. Si chiude il primo tempo sulle risate del pubblico. mentre i ragazzi vanno verso gli spogliatoi mi accorgo che Wilson ha un sosia, il numero 6. chiedo delucidazioni e mi dicono che sono come i gemelli di holly e benji. é nella ripresa che la Verce porta a casa la finale. Non uno, non due, ben tre goal per mettere il sigillo sulla promozione. Ve li racconterei più che volentieri ma ero a prendere la Tina. Posso invece raccontarvi il resto del match, con un finale nervoso e poco giocato. i padroni di casa chiudono in dieci e incassano un goal su punizione.
Visentin si prende una cartella in faccia e Wilson diventa matto per spiegarlo all’arbitro. Sembra una gara di lotta libera il finale, e il triplo fischio rilassa le tribune che iniziano a festeggiare. Nota di colore: qualsiasi fallo subiscano i padroni di casa si rotolano per terra per dieci minuti urlando. Addirittura Rossi utilizza la tecnica dell’urlo preventivo, ugulando come un matto ancora prima che lo tocchino. Il mister del Buccinasco abbandona la giacca e cravatta per una superba maglietta attillata che evidenzia l’ampio prolasso di panza. Con un mister così… La verce gioca in maglia bianca, e ci metto dieci minuti a capirlo. brutta scelta, infatti mette in risalto la pancetta da toro da monta di Bianchini e fa contrasto con le ossee gambette di Silvio. L’unico preparato sembra il Vise, lampadato come un vero zarro di provincia. I ragazzi del buccinasco escono in lacrime dal campo. il loro portiere si soffia il naso nei suoi stessi capelli. Rossi e il portiere festeggiano da soli in un angolo del campo…. boh. Poco da dire sulle tifoserie. Presenziano parecchie strappone vestite come a un matrimonio e parecchi parenti che alternano sbadigli e salamelle. bravi ragazzi, e… l’anno prossimo sono cazzi vostri…
chiudo la mia recensione con l’immagine di Wilson, sifinito dal match, che ringrazia la curva….
finale di serata al Cornetto Free Music, Duomo pieno di gente. La cantantessa canta, sotto gli occhi innamorati della Chicca. Sorpresa Alex Britti, con ottimo tuffo nel passato per Franz. Finale di serata al baracchino in Libia, con chiaccherata di spessore su vita e viaggi. Alla consolle la Videonoleggiatrice, alla regia Tina, sotto coperta Sabino, sugli scogli Franz. Sara incassa per tutti… confusione. Riflessione di chiusura: sono chiaccherate come questa a segnare un’amicizia, a dare valore alle persone… sono occasioni come la finale della Vercellese a chidere importanza… firmato Leonida Potecchi
il silenzio degli inncenti
sono tre facce della stessa medaglia quelle di queste foto. Mentre Renè, fedele al Sindaco di Abbiategrasso, sfoga su Tina le repressioni di una settimana da uomo marketing, il nostro Wilson è già pronto. Chiara in rosa temporeggia, ma solo davanti alle telecamere… su Sabino non c’è molto da dire: porta sempre fuori delle grandissime vacche, come conferma la foto. Questa, a differenza delle altre, è più dolce con lui. Potrebbe anche darsi che si fidanzi? Porve generali per l’estate… comodi comodi, c’è tempo per migliorare…
baila morena
ahhhh Wilson cosa mi combini??????
diffidate da quest’uomo. gli occhi impietosi del bradipo curiosando in rete hanno trovato tracce indelebili del suo passaggio. e da veri segugi, seguendo la traccia, sono risaliti a un tentativo di broccolaggio del grande Wilson. lasciate da parte le sembianze di Mirko, il Teo non ha perso tempo ed è subito piombato su un blog di tale nikka84. lascio a voi la lettura… cercate bene… sui commenti ai messaggi di aprile… ahh wilson wilson, non ti si può lasciare un attimo da solo… di giorno spalma Nivea e di notte… voto per il broccolaggio on line: 7, solo per il coraggio di un broccolo alla cieca. http://www.nikka84.splinder.it