Tra hobbit elfi e ignoranz

Volete la ricetta? ecco a voi… mi raccomando di non sbagliare con le dosi.


Per prima cosa cercatevi un gruppo di amici. Sembra facile, ma ci sono dei paletti.


Alemo uno deve fare il dj, non importa dove. Basta che faccia musica sconosciuta,


oppure lounge, che so un po’ di brake beat (mai sentito? appunto..).


Aggiungete due o tre amici che facciano sport AT. Qui il discorso si fa più facile:


lo sport AT è lo sport Altamente Trucido: qualcosa che faccia tendenza a priori.


un paio di consigli? Puntate sullo snowboard, non guasta mai. I due amici sportivi


non solo devono essere praticanti, ma anche fighi. Ma fuori dal circuito moda.


Per loro lo snow è solo amore, neve, e birra.


Mescolate il tutto nell’aria di Milano. Shakerando fate scendere un paio di migliaia di euro


e un nome figo. Il nome da mettere sulle magliette. I più ambiziosi fanno tutta una linea


di abbigliamento. Ma la maglietta non guasta mai. Guru, Bastard, Alert, Gossoshop, eBlood,


Mecca, Shin Fu, Ignoranz. Il trucco è dare alla maglietta una denominazione chiara:


una provenienza una crew, una atmosfera. Solo una casta scelta ha questa maglietta.


 Il nome gira. Se poi siete un po furbi e decisamente paraculati, vi ritrovate a guardare le vostre magliette


in giro per le strade. E lì la denominazione va a farsi fottere, in nome del dio cash.


Così accade che una maglietta della Bastard finisca su di me, che sulla neve


la cosa più complicata che riesco a fare è un pupazzo. Ma in nome del cash.


Apprezzabile quindi l’intento dei giovani Ignoranz, alla cui festa ieri siamo approdati.


Ricordavo che centrassero qualcosa con il rugby, ma ho visto che se la cavano bene anche con l’alcool.


Per un paio di notizie di più: www.ignoranz.net. Sulla location della festa nulla da dire:


un riassunto ragionato di come il proprietario abbia voluto fare i soldi: c’è di tutto, il locale,


il ristorante, la discoteca. Tutto in versione mignon.


La compagnia è al completo, anche se non abbiamo le magliette. Bisognerà pensarci.


Inutile dare pagelle, serata fin troppo semplice. celebriamo il ritorno di una selezione


di Cucinotte: delegazione decisamente di rilievo, sia estetico che pratico (?)


 Il Presidente viene tirato fuori al pelo da una lampada: assomiglia


più a una bruschetta che a un uomo. L’ignorante è spaesato, vede le magliette


con scritto ignoranz e non capisce più un cazzo.


Wilson ci porta in regalo il Checco nazionale. Con camice sempre più strette, pacco in risalto


e sorriso di carta, l’Immensa massa di muscoli si fa palpeggiare da uomini e


donne attratti dal suo immane pettorale. Sembra una gita di scuola a un museo.


Crine, vestito da autista, ci porta in dono Fulvia (Flavia, furia, fusca… non ricordo) e un


amico dalla riviera adriatica: ma io non  cado nello scherzo: sotto le mentite spoglie del Carletto


si cela uno dei protagonisti della stagione passata: lo hobbit Frodo!


Purtroppo mi assento per poco: il tempo strettamente necessario alla Signora


per andare a lumare un rasta, il tempo necessario a  Cinzia per ubriacarsi come una spugna,


il tempo necessario ad Ale per capire dove fosse finito, il tempo necessario a Willi per


concentrarsi in un broccolo avvitante. Ne ritorno a casa la Signora mi propone di farmi i rasta,


ma io ho altro a cui pensare: riflessione delle quattro: ma per essere un gruppo bisogna avere


una maglietta? E quello che indossi dice chi sei? Cioè se mi metto una maglietta della fred


perry sono un giocatore di tennis? sono un fighetto? sono uno a cui piacciono le fred perry?


Sono ricco? sono bello? E con la canotta dell’Oviesse? Sono uno senza soldi?


Sono brutto? Per non sapere ne leggere ne scrivere mi compro tutte e due, ci scrivo sopra


con il pennarello: Franz, in rosso. Poi appiccico in giro gli adesivi con scritto Franz.


Ah, mi sento già meglio: anche io appartengo a un gruppo…. uff  

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